«Oui, il y a un afflux de personnes migrantes et notamment de mineurs. ... La vérité, c'est qu'il y a en Tunisie (…) une situation politique qui fait que beaucoup d'enfants notamment remontent par l'Italie et que l'Italie est incapable (…) de gérer cette pression migratoire.  ... Meloni, c'est comme [la cheffe de file de l'extrême droite en France Marine] Le Pen, elle se fait élire sur “vous allez voir ce que vous allez voir” et puis ce qu'on voit, c'est que ça [l'immigration] ne s'arrête pas et que ça s'amplifie». 

Così il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha  espresso le sue valutazioni sulla presidente del Consiglio italiano, la sora premiere Giorgia Meloni, durante un confronto su RMC.

Che cosa ha detto Darmanin rispondendo a una domanda sulle osservazioni fatte dal presidente di Rassemblement National (in pratica i Fratelli di Francia), Jordan Bardella, sulla situazione migratoria al confine franco-italiano?

Che la tanto celebrata sora Meloni "non è in grado di risolvere i problemi migratori in base al programma su cui è stata eletta. Sì, c'è un afflusso di migranti e soprattutto minori" nel sud della Francia, ha confermato Darmanin, che ha accusato Roma di tale situazione: "La verità è che in Tunisia c'è (…) una situazione politica che fa sì che molti bambini in particolare salgano dall'Italia e che l'Italia è incapace (…) di gestire questa pressione migratoria. La Meloni è come [la leader di estrema destra in France Marine] Le Pen, viene eletta sulla base di promesse del tipo vedrete che faremo e poi quello che vediamo è che [l'immigrazione] non solo non viene fermata ma che è in aumento", ha concluso il ministro francese, aggiungendo che la sora premiere  sta affrontando "una gravissima crisi migratoria".

"Anvedi questo... mo je faccio... mo je dico",

deve aver detto la sora Meloni una volta appresa la notizia, mentre i capelli, da lisci che erano le si sono gonfiati di botto, come se avesse fatto la permanente. E saputo che il sottoposto Tajani, in qualità di ministro degli Esteri, oggi avrebbe dovuto incontrare l'omologa francese  Catherine Colonna, come un Fecchia qualunque lo ha convocato e perentoriamente gli ha ordinato:

"Tu da quella nun ce devi d'anda'... me so' spiegata?""Come desidera, eccellenza",

ha risposto Tajani irrigiditosi tutto d'un pezzo, abbozzando pure un braccio teso subito ritirato non appena la sora premiere gli ha lanciato un'occhiataccia che lo ha incenerito.

E così dopo che dal "MAECI" hanno pubblicato la seguente nota...

"L'Italia è in prima linea nel sostegno alle autorità tunisine nel contrasto all'azione criminale dei trafficanti di esseri umani.Su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli  Esteri e della Cooperazione Internazionale, il MAECI ha reso prioritaria la cooperazione migratoria con Tunisi: dall'insediamento del Governo, sono stati forniti strumenti e mezzi per svolgere attività di pattugliamento delle coste e dell'entroterra.Quale concreto seguito dell'incontro con il Ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar, il Vice Presidente Tajani ha disposto uno stanziamento di 10 milioni di euro, di cui 6,5 per ulteriori forniture di equipaggiamenti per il contrasto alle migrazioni irregolari. Al riguardo, Tajani ha dichiarato: “L'Italia conferma il suo ruolo cardine a sostegno della Tunisia a tutto campo. Un nuovo, concreto, gesto è rappresentato dalla decisione di assicurare risorse aggiuntive alla collaborazione in ambito migratorio per accompagnare le autorità tunisine nella gestione di un fenomeno che vede i nostri Paesi uniti nel combattere le reti di trafficanti di esseri umani".

Tajani, da suo account personale - ha twittato che non sarebbe andato a Parigi per il previsto incontro con  Catherine Colonna: 

"Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Colonna. Le offese al governo ed all'Italia pronunciate del ministro Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni".

Da Parigi hanno poi tentato di gettare acqua sul fuoco e il Quai d'Orsay ha fatto sapere di "sperare" che la visita sarebbe stata "rapidamente riprogrammata", mentre in precedenza la ministra Colonna aveva dichiarato che "il governo francese desidera lavorare con l'Italia per affrontare la sfida comune rappresentata dal rapido aumento dei flussi migratori", aggiungendo che il rapporto bilaterale è "basato sul rispetto reciproco, tra i nostri due Paesi e tra i loro leader".

Contemporaneamente i post-fascisti d'oltralpe hanno espresso la loro solidarietà al camerata Tajani. 

Eric Ciotti presidente dei Républicains e deputato delle Alpi Marittime, dipartimento di frontiera con l'Italia:"Con le sue  osservazioni inopportune, il ministro Darmanin ha commesso  un errore diplomatico. Attaccare chi può proteggere la Francia da un afflusso ancora maggiore di migranti è inutile e controproducente. Se l'Italia deciderà di non gestire più i flussi migratori alle porte dell'Europa, la Francia vivrà una vera e propria sommersione migratoria".

Questa la dichiarazione di Jordan Bardella:

"Con Gérald Darmanin come ministro degli Interni, la Francia sta battendo tutti i record di immigrazione. Un primato che lo squalifica dal dare la minima lezione di fermezza ai nostri vicini italiani, che pagano 'l'appel d'air' che lui stesso ha creato in Europa".

Naturalmente, non poteva mancare sulla vicenda il commento del Camerata Salvini che, indossata la maschera della faccia truce (l'unica altra espressione è quella a bocca aperta che dovrebbe corrispondere ad un sorriso), ha affermato:

"Sono orgoglioso di essere amico di Marine Le Pen e di essere al governo con Giorgia Meloni, e non accetto lezioni sull’immigrazione da chi respinge in Italia donne, bambini e uomini, continuando invece ad ospitare assassini e terroristi che in Italia dovrebbero tornare".

Alla prossima...