Le crisi globali, i conflitti e l'emergenza climatica stanno aumentando i rischi di tratta. Gli spostamenti e le disuguaglianze socio-economiche stanno colpendo milioni di persone, rendendole vulnerabili allo sfruttamento da parte dei trafficanti. Le risposte nazionali, in particolare negli Stati in via di sviluppo, sembrano peggiorare.
Questa Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani mira a sensibilizzare sugli sviluppi e le tendenze inquietanti identificate dall'UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) e invita a valutare e intensificare gli sforzi per rafforzare la prevenzione, identificare e sostenere le vittime e porre fine all'impunità.
"Non lasciare nessuno indietro" è la promessa centrale e trasformativa dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dei suoi obiettivi (SDGsm, Sustainable Development Goals).
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare che il 30 luglio è la Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani con queste parole:
"L'odiosa forma di sfruttamento – assimilabile alla schiavitù – rappresentata dalla tratta di esseri umani, è tuttora presente nell'attuale vicenda internazionale, tanto da avere sollecitato l'Organizzazione delle Nazioni Unite, dieci anni or sono, ad istituire un'apposita Giornata Mondiale per contrastarla.La tratta costituisce una gravissima violazione dei diritti umani e, per sconfiggerla, occorre una risposta decisa e solidale da parte della Comunità internazionale, l'impegno dei Paesi interessati dal fenomeno, con il coinvolgimento degli organismi multilaterali, sensibilizzando l'opinione pubblica, la società civile.Per tutelare i bambini, le donne e gli uomini che ogni anno cadono nelle maglie della tratta occorre perseguire i trafficanti e agire sulle cause che vedono intere popolazioni alla disperazione, tanto da spingerle ad abbandonare le proprie terre d'origine, affidandosi, a rischio della vita, a individui senza scrupoli.Portare la pace dove prevalgono i conflitti, generare opportunità di crescita sociale economica dove prevalgono povertà e assenza di prospettive contribuisce a eliminare le condizioni che rendono possibile la tratta di esseri umani.L'Italia ha sostenuto l'adozione del protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, e resta pienamente impegnata a prevenire, reprimere e punire la tratta di persone".
Nessuna dichiarazione, invece, "dal" premier "Giorgia" Meloni, nonostante mesi fa abbia annunciato di voler inseguire e perseguire tutti i trafficanti di essere umani per tutto il "globo terracqueo".
Crediti immagine: UNODC