Economia

Istat, a luglio 2022 calano occupati e disoccupati, cresce il numero degli inattivi

A luglio, il dato congiunturale su occupati e disoccupati è visto dall'Istat in calo rispetto al mese precedente, mentre crescono gli inattivi.

Gli occupati diminuiscono del -0,1%, pari a -22mila. Il calo riguarda le femmine, i dipendenti permanenti, gli autonomi e tutte le classi d'età, con l'eccezione dei maggiori di 50 anni tra i quali cresce; crescita che si registra anche tra i maschi e i dipendenti a termine: +13mila unità, mentre sono in calo di 35mial unità i permanenti e gli indipendenti. Il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti).

Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -32mila unità rispetto a giugno) si osserva per entrambi i sessi e principalmente tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione cala al 7,9% (-0,1 punti) e sale al 24,0% tra i giovani (+0,1 punti).

La crescita del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +54mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d'età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività sale al 34,4% (+0,2 punti).


Il dato trimestrale, con il periodo di riferimento maggio-luglio, rispetto a febbraio-aprile, fa registrare un aumento del livello di occupazione pari al +0,6%, per un totale di 140mila occupati in più.

La crescita dell'occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-4,2%, pari a -89mila unità), sia degli inattivi (-0,6%, pari a -79mila unità).


Il dato tendenziale, a luglio 2022 vede un numero di occupati superiore del +2% (+463mila unità), rispetto allo stesso mese del 2021; l'aumento è trasversale per genere ed età. L'unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+1,5 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva. L'incremento è determinato prevalentemente dai dipendenti che, a luglio 2022, ammontano a oltre 18 milioni 200 mila; la componente a termine, in particolare, raggiunge il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.

Rispetto a luglio 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,3%, pari a -304mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,3%, pari a -433mila).

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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