Chi conosce a fondo il Movimento 5 Stelle e specialmente gli attivisti della prima e seconda ora, identificando come seconda ora coloro che tra il 2012-2013 condussero il movimento al boom e portarono a Roma i primi "terminali di rete", non può non comprendere perché la vera base M5s  campana non accetti accordi con il Pd.

In questi anni ci sono state troppe incomprensioni, troppi nomi calati dall’alto, troppi litigi ed epurazioni... troppe guerre.

Paradossalmente sono divenuti nemici  gli amici di sempre, sono stati allontanati cervelli validi, si sono cambiate troppe regole e comportamenti.

Anche la capogruppo M5s alla Regione ha forse ascoltato qualche volta "cattivi consigli", con qualche consigliere che ha agito in modo non corretto o cambiando direzione rispetto alle promesse fatte, ma diciamo che a "tutto può esserci rimedio intelligente". 

Forse il Movimento si è un po’ troppo aperto a tanti che non avendone seguito il percorso fin dall'inizio hanno finito per comprometterne la struttura.

Credo che non sia il caso di alimentare polemiche,  ma la nave M5s, come un Titanic, sta affondando. Forse molti ex , quelli che davvero contano nel movimento, quelli che hanno fatto i gazebo, quelli che facevano la raccolta firme, quelli che il voto non lo cercavano, quelli che credevano nei terminali di rete e non negli onorevoli e rappresentano l’anima, il vero cuore, l'ideologia M5s, stanno reagendo disperatamente per riparare le falle che si sono aperte. 

Tra l'altro la mia opinione personale, condivisibile o meno, è che si è sbagliato in campo nazionale sia a creare i facilitator e peggio ancora in Campania a credere in una discesa in Campo del Don Chisciotte "Costa"... Abbiamo davvero dato troppa importanza a eroi del momento a quelli che "dovevano far tremare i polsi".

Ho sempre sostenuto e creduto che il movimento avesse già figure necessarie al suo interno per governare e ottenere consulenze, non c'era nessuna necessità di andare a fare la "questua" in giro per cercare professionalità. Conosciamo come sono  miseramente crollate alcune figure. 

Questa è stata una delle cause del crollo del Movimento 5 stelle.

Allontanare ad arte le teste pensanti a favore di calati spesso sconosciuti, senza  storia nel Movimento, è stato devastante per il movimento nei vari territori.

Certo se facciamo diventare ministro qualcuno... qualcosa avrà pur fatto qualcosa, ma non ho visto sconvolgimenti o cataclismi, specie in tante situazioni campane. 

Forse è venuto il momento di guardarsi in faccia,  eliminare alcune cose che molti conoscono, fare vera pulizia in casa , raccontare le varie storie e realtà locali e prendere provvedimenti.

Ecco così l’iniziativa del Movimento 5 stelle campano, quello che ho sempre auspicato, “il guizzo che ci voleva, la presa di posizione del vero cuore vero M5s”. 

E se dovesse essere una disfatta elettorale , ho sempre sostenuto che solo dalle macerie si potrà ricostruire e non solo dalle macerie... ma anche e soprattutto da  un “atto di umiltà” di chi, dimenticando le origini, sedendo sulle poltrone e pensando di essere divenuto potente ha forse dimenticato cosa sia il Movimento 5 stelle e cosa rappresentassero gli attivisti che lo sostenevano. 


"Elezioni Regionali in Campania 2020: nessuna alleanza per il M5S"... questo è il messaggio forte dei veri attivisti M5s di Napoli.

Gli attivisti del “Meetup Amici di Beppe Grillo Napoli” del “MoVimento 5 Stelle” ed i simpatizzanti sottoscrittori del presente documento, esprimono parere contrario a qualunque alleanza elettorale per il MoVimento 5 Stelle alle imminenti elezioni regionali in Campania.Le motivazioni alla base di questa posizione sono molteplici, ecco le principali:Il MoVimento 5 Stelle nasce come forza totalmente alternativa ai partiti tradizionali, e dunque sarebbe assurdo che costruisse un’alleanza elettorale proprio con tali partiti. Alla vigilia della formazione dei governi Conte, abbiamo palesato in entrambi i casi le nostre forti riserve, pur rimanendo al fianco del MoVimento. Sul nostro territorio non abbiamo alcuna intenzione di rinunciare all’identità che ci contraddistingue: o noi, o loro. L’unico alleato del MoVimento sono i cittadini e la Campania può essere una grande opportunità di credere in ciò che siamo e rilanciare la nostra azione politica.Il vero candidato del MoVimento 5 Stelle è il Programma e l’obbiettivo non è vincere a tutti i costi ma creare vera partecipazione e inserire nelle istituzioni dei “portavoce”. Accordarsi solo per la “convenienza” di qualche poltrona in più ci farebbe apparire appiattiti sugli altri: in Parlamento, ad esempio, solo dopo le elezioni abbiamo iniziato a discutere di temi con gli altri, ma lo abbiamo fatto forti della nostra autonomia e delle nostre idee.Il MoVimento 5 Stelle non è né di destra né di sinistra, ma è per le buone idee. Accostarci sulla scheda elettorale ad un polo o ad un altro farebbe venire meno la nostra naturale diversità, rendendoci peraltro irriconoscibili agli occhi di chi va a votare. I nostri elettori ed i nostri attivisti vengono spesso da storie politiche diverse e opposte, che hanno messo da parte per darsi anima e corpo a questo progetto unitario. Schierarsi romperebbe inevitabilmente questo prezioso equilibrio.Il MoVimento 5 Stelle ha rigide regole per i propri candidati, ed ancor più per i propri eletti: no agli impresentabili, taglio degli stipendi, vincolo dei due mandati, trasparenza, confronto con gli attivisti. Non sarebbe proponibile un’alleanza elettorale spalla a spalla con liste che non rispettano nemmeno una di queste regole.Il MoVimento 5 Stelle è nato su dei No importanti (alla corruzione, alla partitocrazia, all’inquinamento, al profitto ad ogni costo, alla disinformazione, ecc.) e su altrettanti Sì (all’acqua pubblica, alla mobilità sostenibile, alle energie rinnovabili, alla dignità della persone sempre e comunque, ecc.), tutti più o meno incompatibili con la visione dei partiti.In particolare, il PD campano e napoletano si è dimostrato negli ultimi 25 anni totalmente inadeguato. Basti pensare al disastro dei trasporti, a “grandi opere” inutili, costose e incomplete, allo sfascio della sanità, ai danni ambientali: si pensi all’area ex industriale di Bagnoli, dove la bonifica è al palo da trent’anni soprattutto grazie a Governi, Giunte Regionali e Comunali di centrosinistra. Infine, non ha senso scindere De Luca dal PD: De Luca è il PD e non esiste un PD “buono”, al di là di ogni nome.La nostra posizione è quindi chiarissima, no alleanze, né con il PD né con De Magistris, né con nessun altro.Senza il supporto concreto e fattivo degli attivisti non esiste il MoVimento 5 Stelle, e si perdono le elezioni senza ombra di dubbio. La sconfitta alle suppletive di Napoli per il Senato di febbraio 2020 è suonata come un campanello di allarme fortissimo, il MoVimento 5 Stelle non perdeva in città dal 2013.Auspichiamo che la voce del territorio sia ascoltata e che la volontà degli attivisti venga rispettata, e che si faccia la cosa giusta per il MoVimento 5 Stelle e per la Campania. Queste richieste sono il frutto del lavoro di un gruppo che ragiona e discute insieme, arrivando a soluzioni che ritiene essere le migliori per il bene comune, e che chiede sostegno a tutti i cittadini della Campania.

Questa è la petizione lanciata dagli attivisti campani. Un segnale forte per i vertici (brutta parola) dei 5 stelle...  e i Salernitani? Altro problema da risolvere e presto, molto presto...