Pacifisti italiani a Kiev
Mentre gli eserciti della NATO si preparano a schierarsi in Ucraina il giornale tedesco Bild ha pubblicato i dettagli del previsto ingresso delle truppe occidentali nel paese in guerra. Secondo il quotidiano: Gran Bretagna, Francia, Polonia, Canada, Lituania ed Estonia sono pronte a inviare le loro truppe in Ucraina, un paese fallito che non è neppure membro della NATO. Tale decisione avvicina il mondo alla Terza Guerra Mondiale, cioè ad un’escalation nucleare del conflitto.
Infatti, da parte russa si sono svolte manovre, nel distretto meridionale, vertenti sui sistemi missilistici a corto raggio Iskander e gli ipersonici Kinzhal, montati a bordo dei caccia MiG-31 secondo una nota emessa il 22/05/2024 dal Ministero della Difesa russo.
L'addestramento, ha spiegato la nota mirava a "mantenere la prontezza delle truppe e delle unità che utilizzano armi nucleari non strategiche per reagire e garantire pienamente l'integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo in risposta a dichiarazioni provocatorie e minacce arrivate da alcuni funzionari occidentali».
Nel triste scenario che si sta delineando, l’Italia, pur non essendo in guerra con la Federazione Russa, ha preso le parti dell’Ucraina. Otto esponenti pacifisti italiani del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, partecipato da 35 associazioni tra le quali Azione Cattolica, Movimento Scout Adulti, MoVi, Vita, Base e Sale della Terra, insieme al l’associazione EUcraina odv, sono stati lunedì a Kyiv, per una dimostrazione di solidarietà con la causa ucraina e per la pace.
Dal 28 al 30 maggio la delegazione ha in agenda incontri con parlamentari, giornalisti, dirigenti religiosi e della società civile a livello centrale e periferico, per testimoniare la vicinanza della società civile europea, far crescere nella campagna elettorale in corso la consapevolezza dello stretto legame tra futuro ucraino ( di ciò che sarà la nuova Ucraina) e l’UE, consolidare i partenariati con la società civile e le confessioni religiose in Ucraina in vista di "Non possiamo tacere!", la grande manifestazione europea di solidarietà dell'11 luglio a Kyiv, in piazza Santa Sofia.
Lunedì la delegazione è stata nella città di Chernihiv, e ha incontrato i sindaci della zona e testimoni dell'occupazione russa. Mercoledì 30 sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo, e avrà un incontro al Congresso delle Autonomie Territoriali sui Corpi Civili Europei di Pace. Il 30 pomeriggio la delegazione prenderà parte all’inaugurazione della Fiera del libro a Kiev.
Della delegazione fanno parte, tra gli altri, Angelo Moretti, presidente di Sale della Terra e portavoce Mean, opinionista per Avvenire e Vita; Marianella Sclavi portavoce Mean ed esperta internazionale di risoluzione dei conflitti; Tommaso Cappelli, rappresentante di Azione Cattolica Italiana; Tetyana Shyshnyak, cantante lirica e mediatrice culturale per Mean, oltre a Giovanni Kessler, fondatore di EUcraina, già direttore dell’ufficio europeo antifrode ed ex magistrato.
Per raggiungere la pace è sempre importante far sentire la propria voce, ma bisogna riconoscere dignità anche al nemico e come ha ricordato Papa Francesco «la logica dell’amore è “il distintivo del cristiano” e che per superare l’istinto umano e “la legge mondana della ritorsione”, bisogna ascoltare Gesù e sforzarsi di seguirlo “anche se costa”, così si comincia a somigliare al Padre che è nei cieli».