"Volete il leader? Ma siate i leader di voi stessi. Reagite! Fate le brigate di cittadinanza, mascheratevi coi passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti. Mettete a posto le aiuole, i marciapiedi e di nascosto scappate".

Questo un passaggio dell'intervento di Grillo, ieri, dal palco della manifestazione del Movimento 5 Stelle, Basta Vite Precarie, contro le politiche del governo sul lavoro.

Apriti cielo. Per una frase del genere, Grillo per la stampa (post) fascista è diventato un brigatista e il M5s una replica delle Brigate Rosse. I democristi (renziani) che ancora operano per avvelenare i pozzi all'interno del Pd si sono lasciati prendere da una crisi di nervi, accusando la Schlein di far patti con i terroristi.

Visto quanto accaduto, giustamente, Grillo domenica ci ha messo il carico da 11 pubblicando un post su Facebook con un uomo con una maglietta 5 Stelle e passamontagna nero, con un cartello in mano con su scritto "Brigata di cittadinanza. Reparto d’assalto".

Giuseppe Conte, presidente del Movimento, si è preso pre il disturbo per spiegare che 

"il messaggio della piazza di ieri è stato fortissimo. Lo dimostra il fatto, e lo considero un segnale positivo, che molti giornali ed esponenti della maggioranza si siano dedicati a una formula assolutamente strumentalizzata come quella delle brigate di cittadinanza. 

Come è evidente Grillo auspica la cittadinanza attiva che spesso viene contrastata... Pensiamo al signore multato per aver riparato una buca per strada. Il paradosso evocato da Grillo è che oggi se vuoi pulire un parco devi farlo clandestinamente. Ma mai ha parlato di azioni violente. Colpiscono le critiche da chi dovrebbe fare l'opposizione. Ma penso che il tema di fondo sia il conflitto russo-ucraino. 

Dal Pd, come detto, alcuni dei big si sono stracciate le vesti, hanno lanciato grida, lamenti e maledizioni (contro la segretaria dem) fino ad arrivare ad oggi con Alessio D’Amato, trombato come presidente della regione Lazio alle ultime amministrative, che ha fatto sapere di aver comunicato a Stefano Bonaccini le sue dimissioni dall'Assemblea Nazionale del Pd. Capirai!

Ma il motivo, vero, per cui nel Pd alcuni hanno avuto una reazione tanto stizzita è probabilmente dovuto - come fatto notare anche da Conte - al fatto che ieri sul palco, insieme a Grillo, è salito pure Moni Ovadia, che ha parlato di pace, pure incolpando la Nato per la guerra in Ucraina, aggiungendo che "l'Europa è serva degli Usa", chiedendo alla piazza di scendere in strada e alzare la voce contro la guerra.