Di seguito i dati emersi dalla cabina di regia pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità (comunicato Stampa n. 70/2021) sull'andamento del contagio da Covid-19 relativi al periodo dal 13 al 19 dicembre 2021.


Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:

L'incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 351 per 100.000 abitanti (17/12/2021 – 23/12/2021) vs 241 per 100.000 abitanti (10/12/2021 –16/12/2021), dati flusso ministero Salute.

Nel periodo 30 novembre – 13 dicembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,11 – 1,15), stabile rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. È stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,11 (1,07-1,14) al 23/12/2021 vs Rt = 1,09 (1,06-1,14) al 7/12/2021.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre) vs il 9,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre)   vs il 12,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre).

2 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una Regione/PA è classificata a rischio basso.

13 Regioni/PPAA riportano un'allerta di resilienza. Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 vs 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% vs 31% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%).


Secondo l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, in base ad una analisi preliminare, le persone contagiate dalla variante Omicron hanno tra il 50% e il 70% di probabilità in meno di essere ricoverate in ospedale rispetto a quelle con la variante Delta. Sicuramente questa è un'ottima notizia, anche se lo diventa molto meno considerando che è molto più contagiosa. Pertanto, c'è il rischio che il ricorso alle ospedalizzazioni finisca per essere comunque importante.