L’impennata delle tariffe Rc Auto determina una maxi-stangata da oltre 1 miliardo di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani. Lo afferma il Codacons, commentando i nuovi dati sulle assicurazioni forniti oggi dall’Ivass.L’aumento dei prezzi delle polizze del +7,8% porta il costo medio dell’Rc auto a quota 391 euro a novembre. Se si considera che in Italia, in base all’ultimo dato fornito da Ivass, circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’Rc auto rispetto ai prezzi medi del 2022 raggiunge la maxi-cifra di 1.007.500.000 euro solo per la categoria degli automobilisti.“Pochi giorni fa avevamo inserito la voce Rc auto all’interno dello studio Codacons sulla stangata che attende i consumatori nel 2024, e oggi i numeri dell’Ivass certificano in pieno il nostro allarme. Il Governo Meloni deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, mentre le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario”.
Così il Codacons e il suo presidente Carlo Rienzi hanno commentato il comunicato odierno dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) relativo ai prezzi effettivi della RC Auto a novembre 2023:
Per i contratti sottoscritti nel mese di novembre 2023, l’indagine sui prezzi effettivi per la garanzia r.c. auto evidenzia che:
- il prezzo medio dell’r.c. auto è di 391 euro, in aumento del 7,1% su base annua in termini reali (7,8% in termini nominali);
- il livello dei prezzi medi risulta ancora inferiore al dato osservato nel periodo prepandemico (403 euro a novembre 2019);
- le province registrano incrementi di prezzo compresi tra il +4,6% (Ascoli) e il +12% (Imola). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 248 euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+3,1%);
- gli assicurati assegnati a classi di merito superiori alla prima registrano un incremento di prezzo (+11%) più alto rispetto alla media nazionale.
In base ai dati territoriali, le polizze più salate sono quelle di Napoli e Prato con una media che va oltre i 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro). Sul fronte opposto Enna vanta le tariffe più basse d'Italia con una media di 275 euro a polizza, seguita da Oristano (292 euro) e Potenza (297 euro).
A Imperia si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%), a seguire si trovano Lodi, Terni e Vercelli (+11%), mentre i rincari più contenuti si trovano ad Ascoli Piceno con un +4,6%.
- Informazioni di maggior dettaglio relativi all'andamento dei prezzi su base nazionale e provinciale sono scaricabili dal sito Invass.