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Hanoi allagata e scuole chiuse: il tifone Yagi lascia 179 morti e 145 dispersi

Nuovo disastro  ambientale per il Vietnam, con Hanoi che si è vista costretta ad evacuare migliaia di residenti nelle vicinanze del Fiume Rosso, le cui acque hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 20 anni, allagando diverse strade della capitale.

L'evento segue il passaggio del catastrofico tifone Yagi, che ha colpito il nord del Paese a partire dallo scorso fine settimana, causando la morte di almeno 179 persone, menre 145 sono i dispersi, secondo le ultime stime delle autorità.

Yagi, il tifone più potente finora registrato in Asia nel 2024, ha portato forti tempeste e acquazzoni nel suo tragitto verso ovest, dopo aver toccato terra sabato. Il maltempo ha provocato il crollo di un ponte e ha devastato diverse province lungo il Fiume Rosso, il più grande della regione.

Mai Van Khiem, direttrice del Centro nazionale per le previsioni idrometeorologiche, ha annunciato oggi che il Fiume Rosso ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi due decenni e ha previsto ulteriori piogge per i prossimi due giorni.

Alcune scuole di Hanoi hanno invitato gli studenti a rimanere a casa per il resto della settimana, mentre migliaia di residenti delle aree più a rischio sono stati evacuati, secondo quanto riportato dal governo e dai media locali.

La società elettrica statale EVN ha interrotto l'erogazione dell'energia in alcune aree allagate della capitale per ragioni di sicurezza, sospendendo anche lo scarico d'acqua dalla diga idroelettrica di Hoa Binh, la seconda più grande del Vietnam settentrionale, nel fiume Da, un affluente del Fiume Rosso, per ridurre il flusso di acqua.

Le autorità vietnamite hanno espresso preoccupazione anche per il rilascio d'acqua dalle centrali idroelettriche cinesi nel fiume Lo, un altro affluente del Fiume Rosso. Pechino ha però replicato che i due Paesi stanno collaborando per prevenire ulteriori inondazioni.

A causa dei gravi i danni del tifone, molte fabbriche, così come anche i magazzini dedicati all'esportazione, a est di Hanoi, non hanno potuto ancora riprendere le normali attività e, in alcuni casi, potranno farlo solo tra diverse settimane.

Considerando che nell'area sono presenti gli impianti di produzione e logistica di molti marchi multinazionali, non è da escludere che le loro difficoltà potranno avere conseguenze negative per le catene di approvvigionamento globali.

A Thai Nguyen, una città a circa 60 km da Hanoi, si trova ad esempio uno dei principali stabilimenti di Samsung Electronics.

Autore Antonio Gui
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