Il 3 agosto, il sito calcioefinanza.it riportava un'indiscrezione sulle difficoltà del Milan di sbloccare i trasferimenti dei calciatori Biglia e Bonucci.

Ciò dipende dal fatto che a partire dalla corrente stagione la FIGC richiede alle società di serie A, B e Lega Pro che il «deposito delle fideiussioni dirette a garantire la rateizzazione dei pagamenti previsti per operazioni di campagna trasferimenti poste in essere entro il 31 luglio 2017 devono essere effettuati dalle società di Serie A entro il termine perentorio dell’11 agosto 2017 - pena la mancata esecutività dei contratti e conseguente caducazione degli effetti del deposito - da comunicare alle parti interessate con immediatezza da parte della competente Lega».

Per il Milan in salute economica, così come descritto dal suo amministratore delegato Fassone, ottenere tali fideiussioni non sarebbe stato però così semplice. La società rossonera si è pure rivolta alla BPM, che è sponsor del Milan, ma anche quella banca ha detto che il Milan non ha asset su cui potersi rivalere... quindi non c'era possibilità di ottenere i fidi richiesti.

Ma il Milan non era una società senza debiti o se li aveva erano inferiori a quelli della Roma?

Per ottenere i 300 milioni necessari all'acquisto della squadra l'attuale proprietà ha ipotecato al fondo Elliot tutto ciò che era possibile ipotecare: conti correnti, diritti di immagine, quote azionarie...

Quindi, nel momento di andare a chiedere le fideiussioni necessarie a chiudere le ennesime fantastiche operazioni di mercato di Biglia e Bonucci, Fassone e i suoi collaboratori si sono sentiti dire che non sarebbe stato possibile, almeno in Italia, ottenere un prestito in tali condizioni.

Venerdì, il quotidiano Repubblica annuncia però che, almeno per Biglia, i soldi per la fideiussione sarebbero stati trovati. Tramite la consulenza di Generali, sarebbe stata per l'appunto individuata una banca estera che avrebbe accettato di anticipare al Milan i soldi per chiudere l'affare. Probabilmente anche la vicenda Bonucci seguirà la stessa strada.

Senza voler essere per forza critici o negativi a prescindere, quanto accaduto è l'ennesima riprova di quanto le perplessità espresse da Pallotta nell'intervista che ha generato così tante polemiche fossero più che reali.

Infatti, i trasferimenti di Biglia e Bonucci, sono la dimostrazione dell'assoluta carenza di liquidità del Milan, aggravata dal fatto che la proprietà ha impegnato tutto ciò che era possibile per acquisire la squadra.

La campagna acquisti viene fatta con la promessa di pagherò che comunque dovranno essere onorati, in gran parte, entro i prossimi 12 mesi. Pertanto definire rischiosa l'attuale strategia della proprietà cinese è un eufemismo, visto che sarebbe più realistica chiamarla quasi suicida.