Esteri

Gli americani lasciano l'Afghanistan dopo aver compiuto l'ennesima strage di civili, sterminando una famiglia di 10 persone

Julian Assange, secondo gli Stati Uniti, è colpevole di aver reso noto quanto compiuto dall'esercito americano in Afghanistan e in Iraq... ma di cui i media non dovevano venire a conoscenza: dalle torture alle vittime dei bombardamenti, persone che si trovavano nel luogo sbagliato al momento sbagliato o persone uccise semplicemente per errore (e superficialità).

Anche adesso gli Stati Uniti, prima di lasciare l'Afghanistan, hanno compiuto l'ennesima strage ai danni di una famiglia, uccidendo con un drone 10 persone, per la maggior parte bambini.

Domenica gli Usa hanno dichiarato di aver fatto esplodere nelle vicinanze dell'aeroporto di Kabul una macchina guidata da un terrorista dell'IS-K che di lì a poco sarebbe stata utilizzata in un nuovo attentato suicida contro lo scalo della capitale afgana.

Quello che però i sopravvissuti all'esplosione hanno raccontato ai media è tutt'altro, perché ad esser stata colpita dall'ordigno lanciato da un drone era la macchina parcheggiata nella loro abitazione. L'esplosione ha causato l'uccisione di 10 persone di cui sei minori: la più piccola aveva 2 anni, il più grande 12.

 Ramin Yousufi, un parente delle vittime, ha detto alla BBC che l'attacco è stato uno sbaglio ed è avvenuto sulla base di informazioni errate:

"Perché hanno ucciso la nostra famiglia? I nostri figli? Sono bruciati in tal modo che non è possibile identificarne i corpi, i volti".

Emal Ahmadi, padre della bambina di 2 anni, ha detto alla tv britannica che lui e altri membri della famiglia avevano chiesto l'evacuazione negli Stati Uniti e stavano aspettando una telefonata per andare all'aeroporto. Tra quelli che avrebbero dovuto partire vi era anche Ahmad Naser, che aveva lavorato come traduttore proprio con le forze statunitensi: anche lui è morto nell'esplosione. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Ahmadi, hanno commesso "un errore, un grosso errore".

John Kirby, addetto stampa del Pentagono, ha dichiarato di non poter commentare quanto denunciato dalla famiglia afgana, dicendo che erano ancora in corso le indagini su quanto accaduto, ribadendo però  quanto fosse reale la minaccia relativa ad un nuovo attentato all'aeroporto di Kabul.


Crediti immagine: BBC World News

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
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