Economia

Ua, ch’ birr nasce così il birrificio KBirr

Presentato il nuovo percorso degustativo “Basta, il Gourmet e le Birre di KBirr” 

KBirr, una birra artigianale, quindi cruda e non filtrata, dalla  denominazione pittoresca che deriva dalla contrazione del modo di dire “Ua, ch’ birr”, espressione vernacolare che unisce folklore e sentimento, genuinità e qualità. Un nome efficace deve essere unico e facilmente pronunciabile in diverse lingue per garantire una diffusione internazionale senza ostacoli. Questo l’origine singolare del nome “KBirr”.  

Per presentare il lancio del nuovo percorso degustativo, che ha visto protagonista il padrone di casa Enzo Bastelli con la collaborazione dello chef Federico Demata e le birre artigianali del Birrificio KBirr, si è svolto con grande successo l’evento: “Basta, il Gourmet e le Birre di KBirr”. L’incontro, che si è tenuto presso la pizzeria “Basta” a Nola e ha entusiasmato gli ospiti con un’esperienza sensoriale che ha unito pizze gourmet, alta cucina e birra di qualità, in un abbinamento inedito e sorprendente. Il cuore dell'evento è stato naturalmente il menù degustazione ideato da Enzo Bastelli e Federico Demata, che hanno saputo interpretare con maestria i sapori delle birre artigianali prodotte dal birrificio KBirr, creando portate studiate per esaltare ogni sfumatura della birra e viceversa.

Dalla delicatezza della bionda alla complessità della scura, ogni birra è stata accompagnata da una pizza ideata per armonizzarsi perfettamente con le sue caratteristiche. Per Bastelli: «ogni pizza creata per questo evento nasce dall’incontro tra la mia passione per la cucina e il desiderio di valorizzare la birra artigianale come elemento fondamentale dell’esperienza gastronomica. Con l’abbinamento alle birre di KBirr, ho voluto esplorare nuove possibilità di gusto, cercando di creare una sinergia che esaltasse sia le pizze che le birre, in un percorso di sapori che parla di territorio e qualità».

L’abbinamento birra-piatto, infatti, ha visto un perfetto equilibrio tra gli ingredienti freschi e ricercati scelti e le note uniche delle birre di KBirr, che hanno saputo accompagnare ogni portata con eleganza. Ogni pietanza ha raccontato una storia, un incontro tra tradizione gastronomica e innovazione, con l’attenzione ai dettagli che ha sempre contraddistinto il lavoro di Bastelli e Demata. In merito all’esperienza, lo chef Federico Demata ha dichiarato:

«Il menù nasce dalla volontà di entrambi di guardare con lungimiranza ad un progetto ambizioso: mettere su una pizza, di livello tecnico e qualitativo già altissimo, dei veri e propri piatti di fine dining eseguiti con tecnica e accuratezza senza mai dimenticare il fil rouge che lega il commensale allo chef. Per tanto pizze che arrivino dritte alla memoria ristorativa dell’ospite senza mai confondere il palato, facendogli vivere un vero e proprio percorso degustativo alternando varie consistenze di crunchy a note di acidità, sapidità, dolcezza e tanto altro tutto da scoprire».

Ha concluso Fabio Ditto, founder di KBirr: «Un viaggio nei sapori, dimostrando ancora una volta come la birra, spesso sottovalutata negli abbinamenti gourmet, possa essere una compagna ideale per piatti raffinati e creativi».

 

Harry di Prisco

Autore Harry di Prisco
Categoria Economia
ha ricevuto 355 voti
Commenta Inserisci Notizia