Andrea Paganella, legale rappresentante di una grand esocietà di trasporti e logistica, è stato rinviato a giudizio per estorsione e caporalato. Ritenuta da molti una legge destinata al solo settore agricolo, la nuova disciplina del reato di caporalato in realtà interessa anche altri settori, in particolare l’edilizia e la logistica.
Rispetto ad un passato recente, la L. 199/2016 semplifica il reato di caporalato, per cui viene punito con la reclusione da uno a sei anni, oltre alla multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore, chiunque recluti manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento. E ciò a prescindere da come sia organizzata l’attività di reclutamento e intermediazione.
Per la prima volta, inoltre, il legislatore penale ha deciso di applicare la stessa sanzione della reclusione e della multa, prevista per chi recluta, anche al datore di lavoro, nel caso in cui questi utilizzi, assuma o impieghi lavoratori in condizioni di sfruttamento, che sono la reiterata corresponsione di retribuzioni palesemente difformi da quelle indicate dai contratti collettivi, oppure la reiterata violazione della normativa in materia di orario di lavoro, periodi di riposo, riposo settimanale, aspettativa obbligatoria e ferie, oppure ancora la violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro; o, infine, la sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza o situazioni alloggiative degradanti.
Di fronte a questo fenomeno gravissimo, lo Stato, con tutte le sue articolazioni territoriali, comprese Regioni e Comuni, deve impegnarsi ancora di più, per richiamare alle proprie responsabilità quanti hanno ruoli, compiti e poteri precisi, senza sottovalutare il fenomeno, pensando che riguardi i soli migranti sfruttati in agricoltura. Come abbiamo visto in questo caso si parla di trasporti e logistica, settore in cui anche in Veneto pochissimo tempo fa vi sono stati addirittura degli arresti per sfruttamento Combattere il caporalato, ossia un modello di impresa padronale e violento, significa difendere la democrazia di questo Paese, garantire i diritti costituzionali e sconfiggere interessi economici e politici criminali.