La querelle tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ed il Comune di Napoli in relazione allo stadio San Paolo si allarga, aggiungendo ogni giorno qualche nuovo tassello in più.
L'ultimo lo ha reso noto all'Ansa l'assessore agli impianti sportivi Ciro Borriello che ha dichiarato:
«Non ci interessa più approfondire tematiche che vadano al di là del rapporto formale tra un club di calcio e il Comune di Napoli. Non ci sono più margini di trattative, non per colpa nostra ma per l’abbandono del tavolo da parte di De Laurentiis. C’è un regolamento chiaro sull’utilizzo dello stadio San Paolo che anche gli avvocati di De Laurentiis conoscono bene, ora andremo avanti come prescrivono le norme e i regolamenti. Al San Paolo gioca solo il Napoli ma le modalità del rapporto sono chiare a tutti e devono essere rispettate.»
Tale dichiarazione è stata dettata dalla classica ultima goccia rappresentata dai servizi di trasporto pubblico locale dedicato all'accesso all'impianto che dovrebbero essere gestiti direttamente dal club, aspetto che però l'SSC Napoli parrebbe ignorare.
Non c'è occasione in cui il presidente De Laurentiis non dimentichi di lamentarsi delle condizioni di degrado dello stadio San Paolo e dei lavori di ripristino che il Comune dovrebbe svolgere.
La convenzione tra Comune e club è scaduta da due stagioni e non è stata più rinnovata. Dal 2016, il Napoli gioca chiedendo il permesso di farlo prima di ogni partita, per una cifra ogni volta pari a circa 20.000 euro, a cui va aggiunto il 10% dell'incasso.
Ma c'è un però. Da due anni, per le stagioni 2016/17 e 2017/18, il Napoli non ha ancora versato un euro e i rapporti tra Comune e società sono oramai ai minimi storici. Infatti, Palazzo San Giacomo deve rendere conto del suo operato anche alla Corte dei Conti e non può certo sorvolare su un mancato pagamento la cui cifra ha ampiamente raggiunto i sei zeri.
Carmine Sgambati, già per questa settimana, sarebbe pronto a chiedere alla ragioneria del Comune l'esatto importo del debito del Napoli per far partire una causa civile contro la società del presidente De Laurentiis.