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Per colpire la Russia vale tutto, anche le accuse di doping

Sarà un caso che, mai come ora, i fari dell'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) puntino le proprie luci sulla Russia e i suoi atleti? In questo caso la vittima è la giovanissima pattinatrice Karina Valieva, accusata di avere assunto trimetazidina.

"I miei pattinatori sono sempre stati puliti", ha risposto Eteri Tutberidze, allenatrice della pattinatrici, trovata positiva alla trimetazidina, e di tante altre atleti, fra cui l'italiano Daniel Grassl.

Al quotidiano sportivo francese "L'Equipe", a margine dei Campionati mondiali di Saitama in Giappone, la Tutberidze ha spiegato: "Con tutta la nostra squadra abbiamo cercato di capire, abbiamo guardato le telecamere del Campionato russo dove è stata controllata e ci chiediamo perché ci sia voluto così tanto tempo tra il controllo e l'annuncio del risultato".

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Autore Massimiliano Bordignon
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