In risposta al missile nordcoreano che ha sorvolato Hokkaido Trump dichiara che tutte le opzioni sono in campo
Secondo quanto riportato dalla Corea del Sud, il missile che ha sorvolato Hokkaido finendo poi nel mar del Giappone, è stato lanciato da un sito in prossimità della capitale Pyongyang, poco prima delle ore 6 (21:00 GMT di lunedì) ed ha percorso un tragitto di 2.700 km raggiungendo un'altitudine di circa 550 km.
Il missile lanciato dalla Corea del Nord, è una specie di atto dovuto alle manovre militari annuali tra Corea del Sud e Stati Uniti, che sono iniziate da un paio di giorni e proseguiranno per il resto della settimana.
Però, finora, la Corea del Nord aveva fatto esplodere o precipitare i propri missili, sempre indirizzati verso il Giappone, nelle vicinanze delle sue acque territoriali. Stavolta, il missile ha sorvolato lo spazio sovrano del Giappone... una provocazione immotivata che potrebbe essere tranquillamente (si fa per dire) interpretata come una dichiarazione di guerra.
In risposta al lancio, la Corea del Sud ha fatto decollare quattro caccia che hanno distrutto delle batterie militari nord coreane, per dimostrare che Seul non è disposta a rimanere passiva alle provocazioni di Pyongyang.
Il primo ministro giapponese Abe ha avuto un colloquio con Trump, convenendo che la Corea è una minaccia per i paesi dell'area e non solo. E di questo se ne discuterà in una riunione d'emergenza tra i 15 paesi membri che costituiscono il Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
La reazione del presidente Usa è stata ovviamente dura, sottolineando che quanto fatto dalla Corea del Nord ne dimostra il disprezzo nei confronti dei propri vicini e dei paesi membri dell'ONU e le provocazioni messe in atto non fanno altro che motivarne l'isolamento. Trump ha concluso la propria dichiarazione ricordando a Kim Jong-un che tutte le opzioni sono in campo.
Rispetto a quanto accaduto in passato, la situazione nell'area sembra essere sempre più fuori controllo e la Cina appare sempre più isolata nel chiedere a tutti di mettere da parte qualsiasi idea che non sia quella di intavolare una trattativa di pace.