I primi bollettini sull'andamento della pandemia sono iniziati alla fine di febbraio 2020. Dopo oltre 10 mesi dal momento dell'ufficializzazione dei primi casi Covid, in Italia, come in gran parte del mondo, non si riesce però ancora a prevedere una data certa per un possibile ritorno alla normalità... nonostante siano iniziate le prime vaccinazioni.


A confermarlo, seppure in leggera diminuzione il numero di nuovi casi Covid che nelle ultime 24 ore sono stati 22.211, con 157.524 tamponi effettuati, 29mila in meno rispetto a ieri.   

Aumenta così al 14,10 (ieri era al 12,62) la percentuale odierna di contagiati in rapporto al numero di tamponi effettuati. Il totale dei contagiati è arrivato a 2..129.376.

Tra le regioni con il maggior numero di casi sempre il Veneto,  con 4.805 nuovi positivi ed un tasso di positività al 22.25%, Lombardia (3.056), Emilia Romagna (2.629), Lazio (1.913), Campania (1.734), Puglia (1.395), Sicilia (1.122) e Piemonte (1.122).

Il numero totale degli attualmente positivi è di 574.767 (ieri 569.896). Tra i positivi, 2.553 (ieri 2.555) sono in cura presso le terapie intensive dove si registrano 145 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore, 22.822 (ieri 23.151) sono i ricoverati con sintomi, mentre sono 549.392 in isolamento domiciliare (ieri 544.190).

Il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 1.479.988(ieri 1.463.111).

Oggi sono 462 i decessi, con il totale che sale a 74.621.


A inaugurare l'anno la seguente nota stampa del Ministro della Salute,  Roberto Speranza: "In questo anno appena trascorso tutti hanno compreso l'importanza di un Servizio Sanitario Nazionale forte. In pochi mesi abbiamo accresciuto di oltre 6 miliardi di euro il fondo sanitario, più che negli ultimi 5 anni sommati insieme. Nella Legge di Bilancio appena approvata confermiamo questo aumento del Fondo e aggiungiamo un altro miliardo. Oltre ad altri 2 miliardi sull'edilizia sanitaria. Ma la risorsa più importante sono le persone: i nostri medici, i nostri infermieri e i nostri professionisti sanitari. Abbiamo assunto oltre 60mila persone e finanziato aumenti di stipendio stabili per circa 1 miliardo di euro con l’aumento dell’indennità di esclusività per medici e dirigenti sanitari e l’introduzione dell’indennità infermieristica".