Essendo stato costretto a chiudere il proprio profilo facebook per raggiunto limite di vaffan...., Federico Beranrdeschi ha così utilizzato Instagram per indirizzare una lettera di saluti alla sua ex squadra, la Fiorentina, dopo il trasferimento alla Juventus da lui fortissimamente cercato e voluto... considerando anche che in tal modo ha quasi triplicato il precedente ingaggio.

«È arrivato il momento dei ringraziamenti. Per questi 12 anni, voglio ringraziare la società Fiorentina per avermi cresciuto e per avermi fatto diventare un uomo, voglio ringraziare tutte le persone che sono state al mio fianco. Quelle che tra oneri ed onori si sono prese tutto (!).

Ma soprattutto vorrei ringraziare tutte quelle persone di cui si parla poco ma che lavorano fianco a fianco di noi giocatori, quelle che nessuno nota e nessuno vede perché dietro le quinte. Mi riferisco ai magazzinieri, fisioterapisti, dottori, addetti ai lavori, dal primo all’ultimo. A coloro che mi hanno sempre sostenuto e hanno combattuto al mio fianco. Di voi non mi scorderò mai perché avete costruito con me le fondamenta e soprattutto perché avete messo il cuore prima del lavoro, sempre. GRAZIE!

Ora… Sono giunto al principio di un nuovo cammino. Che dire… Non poteva iniziare meglio di così. GRAZIE per avermi già fatto provare emozioni indescrivibili, GRAZIE per i brividi trasmessi, GRAZIE per l’affetto dimostrato, GRAZIE per la stima e la fiducia riposte in me. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura, mettermi a disposizione, dare tutto senza riserve ed onorare ciò che vesto. Non voglio peccare di presunzione e promettere, ma una cosa, però, la voglio assicurare… Non mancheranno Mai: Umiltà, Impegno, Grinta, Determinazione e Dedizione. GRAZIE A TUTTI!»

In un italiano a tratti criptico, se non indecifrabile, Bernardeschi ha salutato tutti i componenti della Fiorentina, quelli che costituiscono la vera ossatura della squadra - giardinieri, magazzinieri, personale delle pulizie, persino medici e massaggiatori - saltando a piè pari proprietà, dirigenti, ex compagni di squadra e tifosi. In pratica, una dimenticanza da nulla!

Inoltre, pur essendo una lettera dedicata alla sua ex squadra, intelligentemente, Federico Bernardeschi - quello che aveva chiesto di indossare la maglia viola n.10 che fu di Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio, Rui Costa - si è poi sperticato in ringraziamenti mielosi ai suoi nuovi tifosi a strisce bianconere.

Non so se da quello che ha scritto si possa capire se Bernardeschi sia o meno una persona intelligente, di certo non è una persona molto avveduta. Per averne conferma è sufficiente leggere sui siti dedicati alla Fiorentina i commenti dei tifosi viola alla lettera pubblicata dal loro ex beniamino... in pratica, un florilegio di quanto la lingua italiana possa offrire in merito a insulti, maledizioni ed auspici per quanto di peggio ad un calciatore si possa mai pensare di augurare. Ed in Toscana, e in particolare a Firenze, la fantasia in tal senso non manca.

Auguri, Bernardeschi. È ipotizzabile che tu ne abbia veramente bisogno.