Il 3 novembre, gli americani sono stati chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente e, in alcuni Stati, anche i rappresentanti alla Camera e al Senato. Quale sarà il nuovo assetto nelle tre istituzioni, in questo momento, non è ancora possibile saperlo. 

Alla Camera, i democratici sono in vantaggio 187 a 178 (considerando i seggi già assegnati che non erano in scadenza), con la maggioranza che si ottiene a quota 219. Al Senato, la lotta è alla pari con 47 dem contro 47 GOP, con la maggioranza che scatta a quota 51. Per le presidenziali, invece, Biden è in vantaggio con 227 delegati contro i 213 di Trump, mentre mancano ancora i risultati di 7 Stati, dove si devono conteggiare i voti ricevuti per posta.

Un "dettaglio" di non poco conto. Nonostante ciò, Trump ha rilasciato una dichiarazione alla Casa Bianca sostenendo di aver vinto!


Questa la replica di Biden

Perché ancora non si conosce per certo il nome del vincitore? Perché il numero di persone che in questo turno elettorale hanno votato per posta è enorme e il conteggio di quei voti, che pertanto sono significativi, prende tempo. Inoltre, in alcuni degli Stati in bilico (o swing states) quei voti saranno decisivi, in particolar modo in Arizona, Georgia, Wisconsin, Michigan and Pennsylvania.

In base all'andamento del conteggio dei voti per posta, la percentuale delle schede finora scrutinate vede favorito Biden (almeno in quattro degli Stati sopra elencati, mentre in Georgia si presume un testa a testa) e, per tale motivo, sono in molti a scommettere che sia lui il prossimo presidente degli Stati Uniti.

Per questo motivo, Trump minaccia di ricorrere alla Corte Suprema per invalidare il voto per posta, anche se non è ben chiaro il motivo del suo eventuale ricorso. Va comunque ricordato che adesso sono sei i giudici di nomina repubblicana, contro i tre nominati dai democratici.

Quello che si sta prospettando è lo scenario peggiore già ipotizzato alla vigilia di queste elezioni e non promette nulla di buono per la stessa tenuta democratica degli Stati Uniti, a meno che in un sussulto di dignità, nel caso il risultato elettorale mostrasse la vittoria di Biden al di là di ogni ragionevole dubbio, il partito repubblicano non togliesse il proprio appoggio a Trump. 

In caso contrario, potremmo trovarci di fronte ad una situazione di forte tensione sociale, che potrebbe sfociare in scontri violenti.