Salute

Vaccino anti Covid-19, inizia la preparazione per la campagna vaccinale, ma al momento nessun vaccino è stato autorizzato

di Vincenzo Petrosino - Medico Chirurgo - Spec. In Chirurgia Oncologica - Salerno.   Va ricordato che al momento  nessun vaccino è stato approvato dalle autorità che devono verificare le risultanze della fase di sperimentazione, anche se quelli di Pfizer, Moderna e AstraZeneca hanno terminato (o quasi) la fase 3 e i dati sono pronti per essere valutati .

Nonostante i continui e confortanti annunci sulla riuscita delle sperimentazioni sui vaccini Covid che potrebbero portare a un antidoto al Covid-19   già a partire dall'inizio del prossimo anno, non si deve abbassare la guardia, perché il vaccino da solo non può bastare a fermare la pandemia.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms è stato chiaro e lapidario: “Il vaccino completerà gli altri strumenti che abbiamo ma non li sostituirà. Da solo non potrà porre fine alla pandemia. I controlli dovranno continuare, le persone dovranno ancora essere, isolate e curate, i contatti dovranno ancora essere tracciati e le persone continueranno a esser curate”.

L’Italia utilizzerà per primo il vaccino di Pfizer, di cui saranno disponibili 3,4 milioni di dosi da somministrare a 1,7 milioni di persone (saranno vaccinati  dapprima gli anziani delle Rsa e il personale sanitario). Nei prossimi mesi  arriveranno anche altri vaccini per i quali il nostro Paese ha opzionato già circa 200 milioni di dosi per una spesa di 94 milioni di euro.

Il Governo sta già mettendo a punto il Piano vaccinale: si tratta di un'organizzazione molto complessa anche per la tipologia del vaccino, per la conservazione e somministrazione.

Bisogna inoltre superare le comprensibili resistenze dovute da una parte allo scetticismo che hanno molti italiani sui vaccini e non ultimo “il breve tempo che questi vaccini hanno avuto per i vari test”.
  
A quanto si apprende il Piano prevede che il vaccino sarà prima a disposizione delle fasce di popolazione più fragili, come gli over 75 e le persone con patologie croniche che sono più a rischio se il contagio dovesse investirli. 

Per prenotare il vaccino e monitorare le reazioni avverse si sta studiano un’App che dovrebbe essere condivisa a livello europeo... purché non si trasformi in un'ulteriore complicazione.
 
La strategia prevede che oltre a ospedali e centri vaccinali le somministrazioni siano affidate anche a medici di famiglia e pediatri. Ma non solo, l’idea è di seguire anche il modello tedesco che prevede l’utilizzo di grandi spazi come quelli espositivi e anche i drive in (qualche perplessità però è d’obbligo).

L’obiettivo, secondo il commissario Arcuri, è avere un presidio ogni 20mila abitanti.  Ma gli addetti ai lavori non dimenticano  che in Italia non sta funzionando la campagna vaccinale per la semplice influenza stagionale.

Comunque, al momento, si sta parlando del nulla perché non vi è alcun vaccino che abbia avuto l’autorizzazione ad essere immesso sul mercato e tantomeno si conoscono le dosi che potranno essere subito disponibili per l'Italia.

 Così si è espresso il premier Conte in un'intervista a La7: 

“Non c'è un orientamento per l'obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L'obbligo è scelta forte. Io lo farò senz'altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato”. 

Ma non va dimenticato, non per disfattismo, ma solo perché la medicina è così, che di farmaci sicuri e testati che poi sono risultati non sicuri ne abbiamo qualche doloroso esempio. 

Invece, secondo il consulente del Ministro Speranza, Walter Ricciardi, qualora le coperture non dovessero essere alte , l’obbligo non si potrà escludere. Questo aprirà discussioni e lotte su molti fronti.

Alla fine, temo che purtroppo passerà molta acqua sotto i ponti prima di dimenticarci dell’esistenza del Covid- 19, saremo tutti chiamati sempre e comunque al rispetto delle conosciute norme che diventeranno vere e proprie abitudini di vita quotidiana. 

Per quanto riguarda l'efficacia e  la sicurezza, di questi vaccini, personalmente non me la sento di esprimere alcun parere. C'è una gran voglia di risolvere il problema Covid subito e magari anche con qualche rischio, perché sull'altro piatto della bilancia esistono problemi politici ed economici che potrebbero fare prendere decisioni affrettate e "non giuste".  Mi limito ad un cauto ottimismo personale, in attesa di leggere le pubblicazioni scientifiche a supporto dei vari vaccini prima dare consigli al riguardo.

 

Autore Vincenzo Petrosino
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