Il messaggio di saluto di Mattarella alla 43.a edizione del Meeting di Rimini
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto salutare l'inizio della 43esima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli, che iniziato questo sabato si protrarrà fino a giovedì 25 agosto, con un messaggio a commento del tema scelto dagli organizzatori per l'edizione 2022: "Una passione per l'uomo".
Un messaggio in cui Mattarella non ha dimenticato di integrare le sfide che al momento interessano da vicino il nostro Paese e non solo, considerando anche che ha parlato della "salvezza del pianeta":
«Il Meeting di Rimini si propone anche quest'anno come preziosa occasione di incontro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura. Un evento che si rinnova da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della nostra società attraverso la sollecitazione della coscienza di tanti giovani.Il titolo scelto per l'edizione 2022 - "Una passione per l'uomo" - è dotato di grande forza, accresciuta, se possibile, dal contesto nel quale viviamo.Più che mai il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfida che si pone all'uomo contemporaneo.Anzitutto il tema del diritto alla vita. A poca distanza da noi, nel cuore dell'Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina. L'Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l'intera umanità nei suoi valori fondativi e l'Europa nella sua stessa identità.La passione per l'uomo, invece, ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazione tra i popoli, l'equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità. Un'aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità.Un'impresa che sfida tutti noi.Ci sfida sul terreno della tutela di ogni persona, come nel caso del contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà.Ci sfida sul terreno della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione.Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l'aumento delle povertà e delle emarginazioni.La persona è al centro, e viene prima di ogni altro aspetto.Ed è sempre la fedeltà alla persona a porci di fronte alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l'uomo stesso si è reso responsabile. Il nostro è tempo, come ripete Papa Francesco, di ecologia integrale: l'uomo deve ricostruire l'equilibrio con l'ambiente e le risorse naturali e può farlo solo in spirito di solidarietà.La azione quotidiana va ispirata a uno sguardo che ci veda consapevoli di essere partecipi e artefici di una storia più grande, ispirata a coerenza fin nei gesti più piccoli.Con questo spirito rivolgo il mio cordiale saluto e auguro giornate fruttuose a quanti prenderanno parte al Meeting e alla numerosa comunità dei volontari che lo organizzano».
Crediti immagine: ufficio stampa Quirinale, foto d'archivio