Reddito di cittadinanza, non sarebbe meglio un reddito "integrativo"?
Sappiamo che il reddito di cittadinanza viene erogato a chi è senza lavoro e che i tentativi di evitare distorsioni nell'erogazione sono per lo più pie dichiarazioni di intenti con pochissimi risvolti pratici e quindi con il proliferare di abusi.
Non si capisce allora perché non si cambi impostazione e passare dal "Ti pago perché un lavoro non ce l'hai" al "Ti pago perché il lavoro l'hai trovato".
Ossia legare (almeno per ora e a titolo sperimentale) il pagamento all'accettazione di un lavoro stagionale a tempo determinato, cosa che sgraverebbe il datore di lavoro dal carico di una parte della retribuzione.
Mettiamo che la posizione preveda una retribuzione di 1000 euro mensili, lo stato ne pagherebbe 500 e l'altra metà sarebbe a carico del datore di lavoro.
Ci guadagnerebbe il lavoratore, ci guadagnerebbe l'imprenditore che troverebbe più facilmente mano d' opera (qui le difficoltà al reperimento di forza lavoro sono ormai diventate un luogo comune) il quale imprenditore, inoltre, vedendosi ridotto legalmente il costo del lavoro del 50 %, magari invece che due dipendenti ne assumerebbe tre, e quindi con benefici pure per lo Stato che così non spenderebbe denaro a vuoto.
Un pensierino?