"L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha postato sul suo profilo Twitter un video che omaggia l'Italia per come ha affrontato la pandemia da nuovo coronavirus.

"L'Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere stato pesantemente colpito dal Covid-19 - sottolinea l'Agenzia nel video pubblicato -  il governo e la comunità, a tutti i livelli, hanno reagito con forza e hanno ribaltato la traiettoria dell'epidemia con una serie di misure basate sulla scienza".

L'esperienza italiana dei mesi scorsi è raccontata attraverso immagini e testi da cui traspaiono l'impegno della comunità, le scelte assunte per contrastare la diffusione dell'epidemia, il contributo fondamentale della scienza accanto a quello della politica".

Così il ministero della Salute ha riassunto il tweet odierno con cui l'Oms ha celebrato l'Italia.

Ma non è nulla rispetto al tweet successivo del direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha indicato come pilastri della risposta dell'Italia alla Covid-19 la resilienza del suo sistema sanitario pubblico, i consigli chiari del Governo, il forte sostegno pubblico per ridurre la trasmissione e la condivisione di conoscenze e informazioni per combattere la pandemia. Brava Italia.


Il "modello Italia" è stato però spiegato in dettaglio da Walter Ricciardi,  consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e professore di Igiene all'Università Cattolica di Roma, che ha sottolineato anche i pericoli a cui oggi è sottoposta la "resilienza" celebrata dall'Oms, e tutto questo in occasione della presentazione del rapporto annuale sull'innovazione in campo sanitario e farmaceutico dal titolo "Riportare la sanità al centro".

«Noi dobbiamo continuare a reggere, lo dobbiamo fare tutti, a onta di qualche cretino che dice "il virus è finito", "buttate le mascherine", "tornate a fare tutte le vostre attività", "ho avuto una polmonite peggiore del virus". Questi sono degli imbecilli che fanno dei danni enormi dal punto di vista della salute pubblica, perché alle persone sprovvedute o analfabete funzionali alimentano nel migliore dei casi l'idea che è tutto finito e che si può fare tutto quello che si poteva fare prima, o nel peggiore dei casi l'idea del complotto, dei poteri forti, dell'invenzione del virus e del fatto che questa è tutta una cospirazione internazionale. Stiamo ripetendo tutti gli schemi delle pandemie, cioè con una seconda ondata che è peggio della prima. È sempre successo così: la gente è insofferente, quelli che producono economia, gli industriali e gli imprenditori, sono ovviamente in sofferenza, fanno pressione sul potere politico, il potere politico cede e alla fine va a sfacelo tutto: sia la salute. sia l'economia.Oggi in Francia ristoratori e imprenditori stanno consegnando a Macron le chiavi delle loro attività, perché quello che hanno fatto lì è "mai chiudere". In Francia la quarantena non è mai stata obbligatoria, cioè sostanzialmente una persona infetta può continuare a circolare, ad andare a lavoro, non c'è mai stato nessun intervento. In Francia hanno tra i migliori epidemiologi del mondo, molti di loro, miei amici, mi chiamano e mi dicono: "Lo abbiamo ripetutamente detto, ma non ci ascoltano", perche' un ministro della Salute evidentemente non va dal presidente della Repubblica, il presidente della Repubblica ascolta altre cose e il risultato è che la Francia è in ginocchio, così come la Spagna, Israele, Stati Uniti, Brasile, India, ma l'Italia no.L'Italia non è al sicuro, è vittima dei tagli del passato e parte da un handicap notevolissimo che deve recuperare. Da tutto il mondo, mi chiedono qual è il modello italiano. Il nostro modello è semplicemente quello di scienziati che parlano in particolar modo con il ministro della Salute, che si fa carico di andare in Consiglio dei ministri a difendere, a volte anche litigando, le ragioni dell'evidenza scientifica, facendo capire a tutti, innanzitutto al ministro dell'Economia, a cui va dato atto che ha sempre capito in maniera molto adeguata, che non ci può essere economia se non c'è salute, soprattutto in una circostanza come una pandemia dove c'è un virus che si è specializzato per diffondersi. Questa cosa ancora non è chiara a tutti.Il passato è stato caratterizzato da una miopia costante, confermata da tutta una serie di tagli o di mancati aumenti di investimenti in due settori strategici, che oggi ci ritroviamo febbricitanti come il Covid: la scuola e la sanità. Questi settori hanno visto, in particolare modo la sanità, addirittura un regresso nei passati 10 anni, con la perdita di migliaia di operatori, di migliaia di medici e di infermieri.Bisogna dare atto a questo governo, in particolare al ministro Speranza che sono state messe più risorse negli ultimi cinque mesi che nei passati dieci anni. Assunzioni straordinarie, migliaia di medici, migliaia di posti di specializzazione e stanziamento per investimenti sono cose concrete che sono state fatte.Dobbiamo continuare a reggere, in questi due mesi dobbiamo promuovere la vaccinazione antinfluenzale come strumento cruciale per evitare la pressione sui pronto soccorso. Dobbiamo scaricare l'app Immuni e incoraggiare tutti a farlo, perché il tracciamento manuale entro certi limiti è possibile, ma quando sfugge al controllo no. E noi l'app Immuni non l'abbiamo ancora scaricata adeguatamente.È necessario rafforzarci soprattutto nella gestione ospedaliera, nei percorsi Covid e in quelli non Covid, dobbiamo avere la possibilità di fare piani straordinari e di avere questi 36 miliardi del Mes, lo continuo a sottolineare, che sono immediati. Questo non vuol dire che risolveremo il problema in meno tempo, ma sicuramente potremmo cercare di dargli una botta forte».