Si è conclusa la riunione straordinaria dei leader del G20 sull'Afghanistan, i cui lavori si sono tenuti questo martedì in modalità virtuale. Al termine, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha tenuto una conferenza stampa in cui il premier ha riassunto i temi trattati.

"C'è stata convergenza di vedute - ha detto Draghi - su come affrontare l'emergenza umanitaria. Questo si è tradotto in un mandato alle Nazioni Unite per agire direttamente. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di dollari. È stato uno dei vari impegni finanziari del summit. Il presidente Usa ha stanziato, mi sembra, 300 milioni di dollari. Occorre impedire il collasso economico del Paese. Questo significa impedire che il sistema dei pagamenti crolli, in modo da salvare quel poco del sistema bancario che è rimasto.  


Abbiamo poi evidenziato la necessità di continuare la lotta al Covid. Tra le questioni urgenti c'è quella di come affrontare un programma di sollievo per i migranti. Tutti hanno toccato il tema dei diritti delle donne, con in testa il diritto all'istruzione. C'è stato consenso poi sul fatto che l'Afghanistan non possa tornare ad essere rifugio per il terrorismo internazionale. Ho invitato tutti a cercare di lavorare insieme, soprattutto sulla crisi umanitaria, dove non ci sono diversità di vedute". 

Infine, in relazione ad un possibile riconoscimento dei talebani, Draghi ha dichiarato che affrontare la crisi umanitaria richiederà contatti con i talebani, ma che questo non avrebbe significato un loro riconoscimento.