E adesso la Meloni studia dove mettere la faccia
"Semo pronti a mettece'r grugno... sapemo fa'... mica pisciamo dar ginocchio o famo li buffi. E mo hanno da vede' come li risorveremo li problemi".
Questo è quanto deve aver detto la sora Meloni all'esecutivo di FdI, riunito oggi in via della Scrofa, per parlare di governo ed in particolar modo di poltrone. Un concetto che al pubblico e alla stampa è stato però riportato dalla stessa Meloni nel modo seguente:
"Siamo pronti a metterci la faccia. A dare il massimo per risolvere i problemi degli italiani in questa fase molto complessa e delicata".
Meloni – ha riferito all'agenzia Dire chi era presente alla riunione – avrebbe spiegato il suo riserbo di questi giorni come "rispetto" per le procedure costituzionali e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, auspicando al tempo stesso che l'incarico "arrivi quanto prima". Su questo punto ha rassicurato lo stato maggiore del partito: "Non c'è alcun dubbio che il centrodestra unito farà il mio nome".
Deve essere un'inguaribile ottimista la leader di FdI, considerando gli appetiti degli alleati, con Berlusconi che vuole garanzie per le sue aziende e Salvini che vuole per sé un ministero di peso per mettere di nuovo in scena la farsa della Lega di lotta e di governo che ha "deliziato" la prima fase della scorsa legislatura. Ma c'è da capirlo. Far teatro in politica è l'unica cosa che il Matteo del Nord sa fare e che finora gli ha reso un sacco di grana. Se non recupera consensi c'è una fila interminabile di nordisti pronta a dargli il benservito... e poi dovrebbe inventarsi un mestiere. Pertanto per la Meloni non sarà semplice... neutralizzarlo!
Ma la soluzione delle beghe legate alle poltrone da dare gli alleati sarà fondamentale per entrare in carica il prima possibile ed iniziare ad operare non solo in Italia, ma anche all'estero, visto che il prossimo 20 e 21 ottobre c'è un Consiglio per il Consiglio europeo incentrato sulla crisi energetica a cui, per ora, è prevista la partecipazione di Draghi.
Questo è quanto avrebbe detto nel corso dell'esecutivo nazionale di oggi:
"Siamo in contatto con il governo uscente per favorire una transizione ordinata. Abbiamo margini di tempo stringenti ma noi siamo pronti. E abbiamo le competenze e le capacità. Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l'ha determinata"."Da chi ieri ci accusava di essere ‘un pericolo per l'Italia e l'Europa' sentiamo dire oggi di essere diventati ‘draghiani' o ‘normalizzati'. Letture, come al solito, distorte da parte di chi non si rassegna alla nostra vittoria. Oggi quelle bugie si stanno sgretolando ed è palese che eravamo più seri noi, pur dall'opposizione del governo. Se il presidente della Repubblica ci conferirà il mandato il nostro sarà un governo politico, forte e coeso, con un programma chiaro, un mandato popolare e un presidente politico. E che, come chiesto dai cittadini, porterà avanti politiche in discontinuità rispetto a quelle messe in piedi in questi anni dagli esecutivi a trazione Pd"."Intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile. Questo significa che non sarà composto per risolvere beghe interne di partito o proponendo qualsiasi nome o per rendite di posizione. si parte dalla competenza e se quella migliore dovesse essere trovata al di fuori degli eletti, a partire da FdI, questo non sarà certo un limite. E questo non cambia la natura fortemente politica del governo perché i governi sono politici quando hanno un mandato popolare, un programma definito, una visione chiara e una guida politica”. “Vi chiedo piena fiducia e il pieno mandato"."Ci troviamo di fronte alla fase forse più difficile della storia della repubblica italiana: siamo nel mezzo di un conflitto, i cui contorni sembrano irrigidirsi ancora di più; restano incognite sul tema della pandemia; viviamo una crisi economica e energetica che sembra destinata a provocare un effetto domino sui prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari. Siamo esposti sul fronte dell'approvvigionamento energetico e in Europa è in atto un confronto senza sconti"."Tra 70 giorni, il 21 dicembre, ricorrerà il decennale della fondazione di Fratelli d'Italia. Dieci anni fa non potevamo immaginare i traguardi che avremmo raggiunto: con orgoglio raccogliamo i frutti di un lavoro duro, portato avanti con determinazione e costanza, senza mai prendere scorciatoie. Siamo partiti dall'1.98% per arrivare a essere oggi il primo partito italiano con il 26%. Dopo il voto la classe dirigente di Fratelli d'Italia ha dato una prova di stile e serietà: malgrado la vittoria storica non abbiamo festeggiato perché sarebbe stato inopportuno rispetto alle sfide che l'Italia sta vivendo. La gioia e la legittima soddisfazione hanno lasciato subito spazio al pragmatismo e al senso di responsabilità"."La sinistra è in totale corto circuito: siamo arrivati al punto di vedere manifestazioni di protesta contro il nostro governo senza che ancora ci sia il nostro governo. Abbiamo visto femministe scendere in piazza per protestare contro la possibilità di avere il primo presidente del Consiglio donna"...
dimenticandosi però di spiegarlo con il fatto che sia fascista e anti-tutto. Ma non si può pretendere che lo potesse ammettere.
fonte: agenzia Dire - www.dire.it