Una delle funzioni più utilizzate dal nostro cervello è la pulizia dei ricordi, tanto che quelli meno utilizzati vengono dimenticati, anzi per dirla tutta vengono compressi.

Infatti, le sinapsi che raccolgono le nostre esperienze non muoiono, ma semplicemente si restringono durante il sonno provocando così una compressione dell'informazione originale.

La scoperta è stata fatta, come pubblicato su Science, dal gruppo di ricerca di Luisa De Vivo, Chiara Cirelli e Giulio Tononi che ha lavorato presso l’Università del Wisconsin, collaborando con Michele Bellesi dell’Università Politecnica delle Marche.