La Turchia cancella l'immunità per i parlamentari. A rischio arresto quelli filo-curdi
Un ulteriore passo avanti della Turchia verso il totalitarismo. Oggi, il parlamento turco ha approvato un emendamento alla Costituzione presentato dal partito di maggioranza AKP del presidente Erdogan, per rimuovere l'immunità dei deputati sotto inchiesta.
Poiché la riforma è stata approvata con una maggioranza superiore ai 2/3, con 376 voti a favore sui 550 disponibili, non avendo bisogno di una conferma referendaria sarà subito legge dopo la firma di Erdogan.
Il nuovo provvedimento non è stato voluto per caso. Infatti, i deputati del partito HDP che sostiene gli interessi dei curdi adesso rischieranno di essere arrestati con l'accusa di terrorismo per aver dato sostegno al PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. I deputati nei confronti dei quali è stata chiesta l'autorizzazione a procedere sono 138.
La decisione coincide con un'ondata di violenza che ha colpito il sud-est del paese, interrompendo la tregua che da molti mesi era in corso tra Stato e PKK.
La Turchia sta ancora discutendo con Bruxelles la possibilità di far parte a tutti gli effetti dell'Unione Europa. Oltre agli aiuti economici pari ad alcuni miliardi di euro per il sostegno alla migrazione proveniente soprattutto dalla Siria, la Turchia ha ottenuto anche facilitazioni per l'accesso dei propri cittadini in Europa.