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Elliott ha prestato a RedBird la metà dei soldi per acquistare (da lui) il Milan

"Cardinale? Bravissima persona... ha lavorato anche nel mio settore. Ho avuto a che fare con lui quando ha organizzato una piattaforma via cavo. Però, però… voglio dire una cosa molto chiara: quando si dice che compra il Milan per 1,3 miliardi… quelli non sono soldi suoi, lui fa il bello con i soldi degli altri. A Firenze, fino all’ultimo centesimo, sono quattrini miei, del mio patrimonio personale, anche per costruire il nuovo centro sportivo".

Così Rocco Commisso, proprietario e presidente della Fiorentina, aveva "salutato" la nuova proprietà del Milan, il cui acquisto è stato ufficializzato quest'oggi, con la chiusura dell'accordo che è prevista per il prossimo settembre.

Il passaggio di proprietà, ma forse si dovrebbe dire di conduzione, della società rossonera è avvenuto per una cifra leggermente inferiore, 1,2 miliardi... per il resto, però, le affermazioni di Commisso non sono affatto sbagliate, visto quanto ha rivelato sull'affare il quotidiano Verità&Affari.

Il fondo RedBird guidato da Gerry Cardinale verserà "solo" 300 milioni di euro di liquidità, mentre la quota restante sarebbe ripartita secondo questo schema: 600 milioni di euro arriverebbero attraverso un finanziamento da parte del venditore, tramite un prestito concesso dalla Rossoneri Sport Investment Sarl (Lux), la controllante lussemburghese del Milan, ad un tasso del 15% (!!!), mentre gli altri 300 milioni arriverebbero da un prestito concesso da JPMorgan.

Ecco spiegato perché Elliott mantiene una partecipazione nel Milan e perché tre suoi rappresentanti saranno presenti nel nuovo CdA.

Autore Mauro Sartini
Categoria Sport
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