Il parlamento danese ha approvato con 81 voti a favore, 27 contrari e un astenuto una legge che prevede la confisca dei beni per i richiedenti asilo.

Lo scopo della legge, richiesta e approvata dalla maggioranza di destra contro il parere negativo dei socialdemocratici ha lo scopo di costringere i richiedenti a contribuire al loro mantenimento fino a che non riusciranno a trovare un lavoro e a provvedere al loro mantenimento.

Il valore minimo dei beni confiscati partirà da 10.000 corone, poco meno di 1500 euro, e non prevederà beni che possano avere un particolare valore affettivo, come ad esempio le fedi nuziali.
Una norma simile è applicata in Danimarca ai propri cittadini che, in caso di necessità, richiedano un sussidio dallo Stato.

La legge danese, oltre ad essere stata duramente criticata dai partiti di opposizione che l'hanno paragonata al trattamento che i nazisti riservarono agli ebrei, è stata attaccata anche dalle organizzazioni umanitarie perché, tra l'altro, renderebbe più difficili i ricongiungimenti familiari.