Il principio di eguaglianza, sancito dall’articolo 3 della Costituzione italiana, pone un argine a tutti i trattamenti discriminatori, che possono verificarsi nel vissuto quotidiano.

Esso stabilisce che la legge deve trattare in modo uguale situazioni ragionevolmente eguali e in modo diverso circostanze ragionevolmente differenti: infatti, il principio di eguaglianza è definito ragionevole, proprio perché rappresenta il criterio, in funzione del quale ogni equiparazione o diversificazione di trattamento deve essere ragionatamente giustificata.

Siffatta impostazione giuridica sembra sia stata disattesa il trentuno di agosto, alle ore 10:58, allorquando un cittadino sostava con la sua vettura in corrispondenza di un’intersezione in prossimità all’angolo in Via Madonna del Lume, incrocio con via Generale Del Bono.

Egli, avendo commesso una violazione d’un articolo del Codice della Strada, è stato destinatario di una contravvenzione comminata da un agente della Polizia Municipale, il quale non ha usato il medesimo metro sanzionatorio non solo per tutte le altre vetture in sosta vietata; ma addirittura ha aiutato il conducente di una vettura, che andava contro il senso unico nella via Del Bono, ad immettersi nella corsia consentita senza avere proceduto all’elevazione di alcun verbale.

Nelle riprese filmate dalle telecamere a circuito chiuso d’un esercizio commerciale si evince platealmente l’atteggiamento omissivo dell’operatore dei Vigili Urbani, inducendo il cittadino multato ad effettuare un reclamo indirizzato il cinque settembre al Comandante della Polizia Municipale di Milazzo Dott.ssa Giuseppa Puleo, alla quale egli non contesta la contravvenzione irrogatagli (tant’è che già l’ha pagata); ma l’operato inadempiente dei propri doveri, posto in essere dall’agente di Polizia Municipale operante in quel settore contrassegnato da incroci sia di fronte, dove era parcheggiata la propria vettura, in cui sostavano altrettante due nella medesima fattispecie violativa, che però, (ed ancora oggi il cittadino in questione non sa fornirne spiegazione), il vigile se n’è guardato bene a non sanzionarle; ma la circostanza più grave, opportunamente segnalata, concerneva, mentre faceva la multa alla sua automobile, una vettura sopraggiungente contro il senso unico.

Il vigile si è avvicinato, ha guardato il conducente, gli ha fatto un saluto e lo ha lasciato passare tranquillamente. A lievitare l’indignazione del reclamante concorre la mancata risposta della Dirigente Dott.ssa Puleo, cui si era rivolto per ottenere spiegazioni per l’operato riguardanti il comportamento del suo subalterno e chiedere l’avvio nei suoi confronti di un procedimento disciplinare contenente sanzioni previste all’uopo dalla normativa vigente.

Si tratta di un episodio, che lascia sconcertati, ed è bene che il Sindaco Dott. Giuseppe Midili faccia luce avviando una indagine di concerto con la Responsabile Dott.ssa Puleo allo scopo di accertare eventuali responsabilità e ristabilire nella comunità mamertina quell’agognata giustizia sociale, che in periodi critici, quale quello presente, si sta mostrando molto evanescente nell’intera società umana.