Perugia. I vari partiti che stanno gestendo i problemi comunali, eletti l’anno scorso, seguitano a proporre la stessa politica di sempre.
Una politica che guarda più a portare a casa dei risultati gratificanti non tanto per una città migliore quanto per obbiettivi di parte che, o logicamente accontentano chi è schierato politicamente con chi ne propone le soluzioni.
Politica che con quella strada, non ha concluso nulla di essenziale per quanto riguarda i vari problemi della città; dalla capacità di mettere in atto una maggiore sicurezza, in tutte le sue accezioni, a quella di abbassare il degrado che, in ogni dove di Perugia, se la sta consumando come una candela, per passare e non ultimo problema, alla "desertificazione" del verde pubblico; risultato di interventi che mirano più al risparmio economico che a garantire uno stato decente di fruizione per i cittadini.
A noi di Perugia: Social City di questa "politica bicolore", che non fa altro che scontrarsi l'una contro l'altra senza mai avere il tempo o la voglia di pensare veramente alla collettività, non interessa nel modo più assoluto.
La politica che noi "gente senza partito" concepiamo è solo quella della partecipazione; concetto di gestione che ha fatto sempre paura a chi amministra il quale da spazio solo a chi può “addomesticare” al proprio volere.
Mentre sarebbe necessaria una partecipazione reale, concreta, efficiente che possa intervenire aldilà del bianco, del rosso o del nero; posizioni artefici di battaglie e di una contrapposizione assurda per la lotta di potere tra le varie anime (dannate) dei vari partiti politici.
Per quello che noi vorremmo che fosse realizzato, chiediamo che venga messo in atto qualcosa di meglio per realizzare una diversa politica che, nel nostro Comune, sia capace di concretizzare la possibilità reale di far diventare la città più vivibile con la massima partecipazione di noi cittadini i quali, purtroppo, quotidianamente sopra la testa ne viviamo la pericolosità e i disagi che esistono da sempre.
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)