Il Generale Santo, da buon militare, è per i fatti concreti e non per le parole, e ha un suo piano per risolvere quella che ormai è diventata un'emergenza vera e propria per il nostro Paese ovvero l'immigrazione. Complice la bella stagione  con l'avvio definitivo dell'estate, per lo meno in Sardegna sono ripresi gli sbarchi.  Ma qual è il piano del Generale Santo per fermare l'immigrazione?

"Blocco navale davanti alle coste della Libia e incursioni dei nostri reparti speciali" ha detto in un'intervista rilasciata al giornale: "il primato nazionale".

E' solo in questo modo che si distruggono le barche degli scafisti e si possono smantellare le aree di raccolta dei migranti in territorio libico.

"Il grosso dell'immigrazione parte dalla Tripolitania, mentre dalla Cirenaica, l'altra grande regione della Libia, non parte nessuno. Questa fetta del territorio  libico è controllata  completamente dal Generale Haftar, vicino al premier francese Macron,mentre il leader libico Serraj riconosciuto  dalla comunità internazionale e aiutato  finanziariamente dall'Italia, non ha alcun  controllo né politico né militare. 

Il Generale esprime il suo parere anche per ciò che riguarda gli sbarchi dalla Tunisia e mostrato qualche perplessità  circa il fatto che tali sbarchi provengano anche da lì:"(...)Sempre se è vero che i barconi dei migranti partano davvero da lì. Io sospetto invece che venga enfatizzato ad arte questo aspetto per non minare la credibilità del premier libico libico Serraj che, come detto, non ha alcun potere di effettivo controllo e quindi scarsa se non insistente possibilità di fermare le partenze dei migranti dal suo territorio."

Il Generale poi conclude affermando che"vanno bloccate nei nostri porti tutte quelle navi delle Organizzazioni non governative sulle quali venissero acquisite prove delle loro"collusione"con gli scafisti ed i mercanti di esseri umani. Ma qui entra in gioco la magistratura e la sua discrezionalità. IN Italia sotto questo aspetto, malgrado qualche procuratore abbia a cuore il senso dello Stato, non siamo ben messi ed occorrerebbe un qualche provvedimento di emergenza per stabilire i paletti entro i quali un giudice possa operare."   

E' questo il piano del Generale per fermare l'invasione dei clandestini in Italia" e tutto il resto sono solo parole" come ha detto. Parola di Generale, un  Generale di corpo d'armata che tra l'altro è stato Comandante delle Forze Operative Terrestri, sottocapo per il supporto presso il Joint Force Command della Nato di Brunssum (Olanda) tra il 2012 ed il 2014 e poi capo di stato maggiore del comando delle Forze ISAF a Kabul in Afghanistan. 

Forse per chi ci governa è arrivato il momento di prendere in considerazione il suo piano.

la sottile linea rossa