Per la Cgil è difficile che le scuole possano riaprire a settembre
Nell'incontro avuto in videoconferenza giovedì con la ministra Azzolina e i principali dirigenti del Miur, il segretario generale della Flc Cgil (che rappresenta i lavoratori che operano nel settore della conoscenza iscritti al maggio sindacato italiano), Francesco Sinopoli, ha indicato alla ministra quali fossero le condizioni minime da approntare nei vari istituti per riaprire le scuole in presenza a partire da settembre/ottobre prossimo.
Orari, gestione degli spazi, regole per il distanziamento, assunzioni di personale... alcuni dei temi trattati nell'incontro.
Oggi, a commento di quella riunione, lo stesso Sinopoi ha dichiarato che al momento non ci sono le condizioni per la scuola di ripartire a settembre con gli alunni nelle aule: "Serve un organico straordinario e un decreto ad hoc che faccia chiarezza, altrimenti il rischio è proseguire con la didattica a distanza".
"È inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti", ha proseguito Sinopoli. "A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse, la situazione delle scuole è drammatica".
"I dirigenti scolastici - ha poi aggiunto - sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c'è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza.
Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse, ma abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola".