Nella lettera di risposta all'invito della Commissione Ue di rivedere la legge di bilancio 2019 approvata martedì dal Consiglio dei ministri, il ministro dell'Economia Tria ha confermato che la manovra non cambierà, anche se però sono state aggiunte alcune novità.

La prima riguarda le privatizzazioni, con il Governo che ha deciso di innalzare all'1% del Pil per il 2019 la dismissione del patrimonio pubblico. Gli introiti derivanti andranno ad abbassare il debito pubblico, riducendo il rapporto debito/Pil.

Tria ha poi posto l'attenzione sugli eventi meteo che hanno provocato gravi danni soprattutto nel nord est del Paese e nei confronti dei quali sarà destinato lo 0,2% del Pil per i prossimi 3 anni, da utilizzare anche per un piano straordinario in contrasto al dissesto idrogeologico del Paese.

Oltre a quelli sopra elencati, Tria ha ricordato anche gli interventi straordinari resisi necessari sia per il ponte Morandi che per altri tratti della rete viaria italiana.

Ma la Commissione non deve preoccuparsi per i conti del nostro Paese, perché, come ha concluso il ministro dell'Economia, il livello del deficit del 2,4% per il prossimo anno sarà costantemente monitorato ed eventuali scostamenti saranno corretti.

In attesa della risposta della Commissione, i mercati hanno "salutato" l'invio della lettera con un'impennata dello spread BTP/Bund, ormai saldamente ancorato ad oscillare intorno a quota 300, praticamente quasi più del doppio del suo valore rispetto a prima che l'attuale Governo entrasse in carica.

In una intervista rilasciata questa mattina a Radio Anch'io, il vicepremier Salvini ha dichiarato: «A Bruxelles passano il tempo a mandare letterine... se proveranno solo a mettere sanzioni contro il popolo italiano hanno sbagliato a capire...»