Eppure non è necessario essere scienziati per comprenderlo! Basta osservare l'andamento del contagio da Covid-19 a partire dal 1 marzo ad oggi, tra la città di New York e il resto degli Stati Uniti. Nella zona metropolitana di New York, dove le misure di distanziamento sociale sono state applicate con rigidità, l'andamento del contagio, dopo aver raggiunto il picco tra fine marzo e inizio aprile, ha poi iniziato progressivamente a scendere, anche se non si è certo azzerato.
Invece, nello stesso periodo, i dati aggregati degli altri Stati americani mostrano che l'andamento del contagio non ha ancora raggiunto il picco. Adesso, negli Usa, quasi ogni 24 ore vengono registrati almeno 25.000 nuovi casi di contagio, tanto che il numero totale nelle prossime ore raggiungerà 1,2 milioni, mentre quello dei morti probabilmente supererà i 70mila.
Dato che l'amministrazione ha previsto privatamente un forte aumento delle morti, un modello pubblico che è stato spesso citato dalla Casa Bianca ha rivisto le proprie stime e proiettato un bilancio delle vittime a più del doppio di quello che stava prevedendo il mese scorso.
L'Institute for Health Metrics and Assessment dell'Università di Washington, in base all'attuale andamento, ha rivisto la precedente stima che indicava poco oltre 60mila il numero dei decessi in Usa causati dalla Covid entro il 4 agosto, ipotizzando adesso che per quella data i morti saranno circa 135mila!
Secondo l'istituto, la nuova previsione riflette "l'aumento della mobilità nella maggior parte degli Stati Uniti e l'allentamento delle misure di distanziamento sociale previste in 31 stati entro l'11 maggio, sottolineando che i crescenti contatti tra le persone promuoveranno la trasmissione del coronavirus".
Nell'intervista di domenica scorsa, dove Trump e i giornalisti della Fox sono stati virtualmente proiettati all'ombra dell'incombente statua di Lincoln, il presidente Usa ha parlato di 75, 80, forse 100mila vittime per i prossimi mesi causate dal coronavirus, anche se poi la Casa Bianca ha detto che tali previsioni non riflettono, per il momento, i modelli ufficiali della "taskforce".
Ma un altro modello previsionale non ufficiale sull'andamento del contagio è in possesso della Casa Bianca, come ha pubblicato il New York Times, basato sui dati raccolti da varie agenzie, tra cui i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), e prevede circa 200mila nuovi casi di contagio al giorno entro la fine di maggio.
Pertanto, l'amministrazione Trump è in possesso già oggi di due rapporti che prevedono scenari da incubo per gli Stati Uniti e in base a ciò che cosa fa? Continua a dire che la gente deve tornare alla normalità e le fabbriche devono riaprire... ma senza preoccuparsi di come lo faranno.
Nelle scorse settimane, riguardo a ciò, vi è l'esempio di Amazon che a parole parlava di applicazione di misure di sicurezza nei suoi magazzini dove si effettuano le spedizioni, mentre allo stato dei fatti la realtà diceva tutt'altro... e chi lo ha denunciato è stato licenziato.
Il governo federale di Washington si è preoccupato di quali saranno le misure di sicurezza che i vari Stati hanno applicato per la riapertura, anche nelle aziende? Negli Usa, commercio e produzione sono concentrati in grandi strutture che solitamente impiegano da qualche centinaio a qualche migliaio di persone. Se non esistono regole ben definite per evitare il contagio, è chiaro fin d'ora che questo aumenterà e sarà fuori controllo.
Quello che sta accadendo negli Stati Uniti non è una storia di successo come ha dichiarato il "genero" di Trump in veste di consulente del suocero, ma ne più né meno un genocidio annunciato.