Pandemia, in Italia il contagio da Covid si allarga a macchia d'olio ma in altre nazioni la situazione è persino peggiore
Per consolarci, termine quanto mai infelice ma inevitabile al tempo stesso, per l'andamento dell'epidemia da Covid in Italia, è possibile dare un breve sguardo all'estero per trovare conferma che non siamo soli nel registrare un numero spropositato di nuove persone contagiate dal coronavirus.
Nel Regno Unito, venerdì, sono stati 20.530 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, un numero comunque in leggero calo rispetto ai 21.242 di giovedì. Sono stati però 224 i nuovi decessi, il cui totale ha raggiunto i 44.571.
Va peggio la situazione in Francia, con il governo che adesso ha annunciato il coprifuoco in due terzi del Paese, interessando così 46 milioni di persone, a partire da questo venerdì e per le prossime sei settimane, dopo aver registrato giovedì il numero record di 41.622 nuovi contagi in un solo giorno.
Una settimana fa il coprifuoco notturno era stato introdotto a Parigi e in altre otto città. Ora saranno ben 38 le nuove aree urbane in cui sarà vietato uscire dalle 21 alle 6.
Adesso, oltralpe il totale dei contagiati ha ormai superato il milione (un traguardo raggiunto in Europa anche da Spagna e Russia), con oltre 34mila morti.
Ma in tutta Europa i contagi (e i decessi) sono in aumento, come in Russia, Polonia e Slovacchia. Quest'ultima adotterà un mini lockdown per una settimana a partire da sabato, consentendo gli spostamenti solo per andare al lavoro, fare la spesa ed altre attività ritenute essenziali. Misure di confinamento sono entrate in vigore nella Repubblica Ceca e nella Repubblica d'Irlanda.
Negli Stati Uniti, frattanto, la curva del contagio continua a salire facendo prevedere nuovi record nei prossimi giorni: giovedì erano 75mila i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, 8,5 milioni in totale dalla scorsa primavera, con 223mila i morti, un numero che alla fine di febbraio del prossimo anno potrebbe superare addirittura il mezzo milione, secondo uno studio di alcuni ricercatori dell'HIME (Institute for Health Metrics and Evaluation) dell'Università di Washington, in cui si prevede che il tasso di mortalità in Usa abbia un'impennata tra dicembre e gennaio.
Nella ricerca, oltre al fatto che non vi è alcuna evidenza che l'epidemia stia scomparendo, si dimostra che un uso corretto, continuato e prolungato della mascherina nei prossimi mesi è in grado di salvare la vita di almeno 130mila persone.