Accade che, nelle coppie che hanno relazioni durature e significative, i due partner appaiano, man mano che gli anni passano, sempre più simili tra loro. Non solo nei gesti o nelle espressioni verbali o nei comportamenti, ma anche fisicamente. Eppure non sono cambiati il loro naso, le orecchie o il colore degli occhi.

Essi hanno rispecchiato le espressioni l’uno dell’altro così tante volte e con tale accuratezza che le centinaia di piccoli muscoli attaccati alla loro pelle hanno riplasmato i loro volti a rispecchiare la loro unione.

Il modo in cui ciò accade ci dà l’idea di una delle più affascinanti scoperte sul cervello, e su come possiamo “sentirci sentiti” da qualcun altro.

I neuroni specchio infatti operano in modo pre-cognitivo, senza la necessità di un atto di volontà cosciente, nel riconoscere e rivivere in noi stessi le emozioni dell’altro.

Sono le nostre relazioni quindi che plasmano non solo i nostri pensieri, le nostre conoscenze ed i nostri comportamenti, ma addirittura scolpiscono i nostri volti. Una ragione ancora in più per prendercene cura, provare a renderle migliori e volgere all'insù la piega del nostro sorriso. 


tratto dal blog: Fico d'India 
oltrelespine.blogspot.com