L'ormai passato 2022 ci ha lasciato in eredità conflitti non sanati in gran parte del globo.

In Myanmar, Yemen, Mali, Nicaragua, Repubblica Democratica del Congo, Somalia e Afghanistan... per citarne alcuni.

In quelle regioni, gli abusi eclatanti e la miseria non alleviata,  hanno  ricevuto, a livello internazionale, scarso e superficiale interesse.

La ragione principale risiede nella guerra tra Russia e Ucraina, il più grande conflitto in Europa dal 1945. Questo non vuol dire che il Tigray o il Guatemala dilaniati dalla guerra, lentamente strangolati dalla corruzione, avrebbero altrimenti fatto notizia a livello mondiale!

Il conflitto in Ucraina, a rigore di logica e vista dagli europei, dagli americani, o dai paesi orientali, superando di fatto altre crisi strategiche e umanitarie, ha monopolizzato l'attenzione della politica e dei media. L'aumento del costo della vita ha assicurato che la guerra colpisse direttamente le tasche dei contribuenti europei e comunque degli occidentali.

Tuttavia, altre crisi internazionali, attuali o incombenti, richiederanno maggiore attenzione e risorse nel 2023. Tre campi di battaglia geopolitici in particolare potrebbero essere più difficili da ignorare: il comportamento prepotente della Cina nell'Asia orientale, il pantano del Medio Oriente e le tensioni USA-Europa.