La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha iniziato il suo viaggio in oriente, prima tappa Singapore. Successivamente la parlamentare dem si recherà in Malesia, Corea del Sud e Giappone. Questi i paesi meta del suo viaggio... in base a quanto dichiarato dal suo ufficio stampa.
Al momento, pertanto, parrebbe che la Pelosi non si recherà a Taiwan. La presenza di uno degli speaker del Congresso degli Stati Uniti, e non di un membro dell'attuale amministrazione Biden, per la Cina di Xi Jinping equivarrebbe comunque ad una provocazione, da intendere come una specie di riconoscimento ufficiale dell'indipendenza di un Paese che, invece, Pechino considera una propria provincia, tanto da non escluderne a priori l'annessione con la forza.
La Pelosi aveva programmato una sua visita a Taiwan ad aprile, ma ha dovuto rimandare il viaggio dopo essere risultata positiva al Covid. Il presidente Biden, che non ha alcuna autorità sui membri del Congresso, aveva comunque informato la speaker della Camera affermato che l'esercito americano non riteneva, in questo momento, che una sua visita a Taiwan fosse una buona idea.
Nel suo viaggio, la Pelosi è accompagnata da alcuni membri di spicco della Camera dei rappresentanti: Gregory Meeks, Mark Takano, Suzan DelBene, Raja Krishnamoorthi e Andy Kim.
Per il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, la presenza di Nancy Pelosi a Taiwan sarebbe da considerare come "una grave interferenza negli affari interni della Cina" che avrebbe "sviluppi e conseguenze molto gravi"."Ancora una volta, vogliamo ricordare agli Stati Uniti che la Cina è in attesa, l'Esercito popolare di liberazione cinese non resterà per sempre a guardare e la Cina adotterà risposte risolute e forti contromisure per difendere la sua sovranità e la sua integrità territoriale".
Ma che cosa potrà mai fare la Cina?"Nel caso Pelosi avesse il coraggio di andare, allora aspettiamo e vediamo".
Secondo alcune fonti stampa, riprese dalla Reuters, Nancy Pelosi sarebbe attesa a Taipei nella serata di martedì, per poi incontrare il giorno dopo la presidente Tsai Ing-wen. Sebbene il ministero degli Esteri di Taiwan non abbia né confermato, né smentito, la notizia è invece data per certa sia dal media taiwanese Next Tv che dal quotidiano di lingua cinese China Times.