A Conegliano i renziani in lista con il candidato appoggiato da Lega e FdI, perché meravigliarsi?
«Sono molto contento dell’entrata in lista di “Libertà Civica e Popolare – Conegliano al Centro” di Stefano Battistella (che conosco e stimo dai tempi della Scuola Enologica) e di Ousmane Cisse’ perché condividono il nostro programma di rinnovamento.Vedere come si mettono da parte le bandiere politiche e si lavora per un progetto comune testimonia la volontà di girare pagina e proiettare Conegliano verso un nuovo prospero futuro.Oggi più che mai servono volti nuovi, capaci di guardare al futuro di Conegliano senza condizionamenti del passato, per riportarla dove merita e dove serve come capitale della sinistra Piave, porta dell’UNESCO fruibile e sicura per tutti i cittadini, inclusiva e in espansione economica».
Così Piero Garbellotto, candidato sindaco di Conegliano Veneto con la lista Conegliano al centro appoggiata da Lega e Fratelli d'Italia, ha salutato l'ingresso nella coalizione di Conegliano Viva, lista renziana!
Ad inizio agosto, il comitato Conegliano Viva, coordinato da Stefano Battistella e Antonella Antonello, per le prossime amministrative escludeva ogni possibilità di apparentamento con la coalizione PD-5 Stelle, che veniva motivata in questi termini (fonte: TrevisoToday):
«Non è stata una decisione improvvisata - dicono i coordinatori coneglianesi - purtroppo le pratiche, assai diverse da quelle democratiche, messe in atto all'interno della coalizione non sono compatibili con i nostri valori e con una corretta dinamica di gruppo. La decisione di porre fine alla coalizione che avevamo contribuito a creare [Noi per Conegliano, ndr] è stata dolorosa, ma giusta. Escludiamo ogni possibile ripensamento. A chi ci chiede ora che faremo, rispondiamo che innanzitutto ci ha molto colpito, e ci ha fatto piacere, l'appoggio ricevuto in questa fase dai nostri iscritti e simpatizzanti ma anche da persone che appartengono a mondi e settori i più disparati: imprenditoriale, culturale, politico, associazionistico e civile. Ci hanno scritto e telefonato in molti, chiedendoci di tener fede ai nostri valori. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti. Per quanto riguarda altre decisioni è ancora prematuro parlarne: a noi interessa la buona politica e costruire valore per Conegliano e i coneglianesi. Questo significa andare controcorrente. La situazione richiede una strategia forte, e la capacità di metterla in atto. Troviamo per esempio impensabile che un ex-sindaco si ripresenti in corsa senza minimamente accennare al problema dell'ex-Area Zoppas: noi siamo dell'idea che i problemi, anche i più spinosi, vadano affrontati e non ignorati. Altrimenti la città sarà condannata ad un ulteriore declino. Questo è per noi fare politica seriamente. Come detto, per Conegliano vogliamo il meglio e siamo pronti a mettere in campo le nostre idee innovative e il nostro lavoro costruttivo, come avevamo fatto già in "Noi per Conegliano", coalizione che in realtà senza di noi non esiste più, anche se qualcuno continua ad usarne il nome».
Una decisione, come riportava la stampa locale, che aveva ricevuto il pieno appoggio di Italia Viva a livello provinciale, regionale e nazionale, utilizzando, a sprezzo del ridicolo, la solita trita retorica renziana:
«La politica per noi è serietà, competenza, studio, e Italia Viva è un laboratorio ideale per crescere in tal senso». (Conegliano Viva: Stefano Battistella e Antonella Antonello)
Così, dopo aver salutato la coalizione di centrosinistra, i renziani si sono accorti che il loro «piano per Conegliano, le cui linee principali erano già tratteggiate a gennaio, è per molti aspetti in linea con quello di Garbellotto, una figura che abbiamo sempre apprezzato e che è certamente adatta alla sfida che attende la città» e per questo si sono apparentati non con un candidato supportato dal centrodestra (dato che Forza Italia non fa parte della coalizione), ma con un candidato espressione degli estremisti di destra, Meloni e Salvini.
E così i due loro rappresentanti, Stefano Battistella e Ousmane Cissé, quest'ultimo nel ruolo del nero di destra (la foglia di fico per dimostrare quanto siano democratiche le politiche sovraniste nei confronti degli stranieri non dotati di portafoglio), sono adesso i candidati di Italia Viva alle prossime elezioni amministrative di Conegliano schierati nella lista civica “Libertà Civica e Popolare – Conegliano al Centro”, a supporto del candidato sindaco Piero Garbellotto.
Di seguito le dichiarazioni dei candidati renziani (fonte: Qdpnews.it).
«Ci auguriamo di poter scendere in campo e iniziare a realizzare i progetti. Noi di Italia Viva - dichigara Battistella - crediamo che Conegliano debba ora affrontare i problemi che rimanda da anni, come la sistemazione dell’Ex-Area Zoppas e di altre aree semi-abbandonate della città. A tale proposito, abbiamo lanciato tempo fa l’idea di pensare ad un progetto tipo la “Cité du Vin di Bordeaux”, che porrebbe Conegliano nel ruolo che le compete: la vera Capitale delle Colline del Prosecco»!«Gli ideali di Italia Viva e ciò per cui si è sempre battuta, come lo “Ius culturae”, sono temi che vanno affrontati con serietà e ad ampio raggio, e che vanno declinati in ogni realtà – sostiene Cissé – l’integrazione deve essere un processo di osmosi, che la politica deve favorire. A Conegliano vivono ormai più di cinquemila persone provenienti da altri Paesi: è importante lavorare per una buona integrazione e avere una visione, in cui ci siano al primo posto il dialogo e il rispetto dei diritti di tutti».
In pratica, i due renziani sembrano voler convincere gli elettori che Salvini, Meloni e Renzi, al di là delle apparenze, siano d'accordo su tutto o quasi... uno sforzo inutile, perché già era chiaro da tempo.