La protesta alimentata dai neofascisti di Casapound e Torre Maura è stata spiegata oggi in un "siparietto" che ha visto un ragazzino (pischello) di 15 anni ricordare ai fascisti, che stavano utilizzando la vicenda dei rom come leva per la loro propaganda, che non sono certo i rom il problema di Torre Maura.

«Io so' de Torre Maura e nun so' d'accordo - ha detto Simone (questo il nome del quindicenne). - A me nun me sta bene che no... ah capito?... Secondo me nessuno dev'esse' lasciato dietro: né italiani, né rom, né africani, né qualsiasi tipo de persona».
«Qua, a Torre Maura non c'è alcun servizio». «Ed è colpa dei rom?»

Queste alcune frasi estrapolate dal "dibattito" di Simone con alcuni dei rappresentanti di CasaPound. Parole che sono piaciute pure alla Sindaca Virginia Raggi che le ha ripubblicate diffondendo il seguente video:



«Ecco i veri cittadini di Torre Maura - ha detto la sindaca di Roma. - Grazie Simone. I giovani sono il nostro futuro. A Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova».

Brava la sindaca, che però si è dimenticata di dare spiegazioni a quanto è stato detto nella parte conclusiva del filmato, proprio quella più interessante, quando il fascista si lamentava della mancanza di servizi in quel quartiere, con Simone che giustamente gli faceva presente che non erano i Rom ad esserne responsabili.

Ed è questo il problema vero di quella zona di Roma, come di altre periferie. Problema che non riguarda i rom, ma il Comune di Roma. Lo ha ricordato anche Lucia Ercoli, direttore dell’associazione Medicina Solidale, che negli ultimi due anni ha combattuto, inutilmente, per cercare di non far chiudere l’ambulatorio solidale di Tor Bella Monaca.

«Con la vicenda di Torre Maura - ha detto la Ercoli - abbiamo assistito ancora una volta al rito delle lacrime di coccodrillo da parte dei politici e di alcune istituzioni romane che prima creano la situazione di tensione e poi gridano allo scandalo dimenticandosi che, proprio nel Municipio VI, l’amministrazione M5S ha voluto far chiudere il nostro ambulatorio di via Aspertini a Tor Bella Monaca, dove non solo venivano curate e assistite 13mila persone all’anno, ma si costruiva un senso di comunità solidale ed accogliente da oltre 14 anni.

L’arrivo dei bambini rom, – aggiunge Ercoli – che noi assistiamo in tutti i nostri ambulatori di strada, si va ad aggiungere ad una situazione di grave disagio di tutto il Municipio che, ricordo, è quello che ha il maggior numero di migranti e il più alto tasso di abbandono scolastico. Poi vogliamo dire che sul territorio (Tor Bella Monaca) insiste la seconda piazza d’Europa per lo spaccio di droghe?

Non si può pensare di intervenire sulle periferie senza conoscere veramente i territori, soprattutto quello del Municipio VI. Alla fine, poi, chi paga il conto di questa superficialità sono i cittadini e soprattutto le persone più fragili ed emarginate come i bambini rom».


E se la vicenda di Torre Maura si riduce ad una protesta alimentata dalla propaganda fascista di CasaPound e Forza Nuova per la sindaca Raggi è la soluzione migliore, in modo da poter evitare di dare spiegazioni sulle proprie mancanze che, va però riconosciuto, sono da imputare in gran parte allo sperpero di denaro fatto in passato e all'estensione dell'area urbana di Roma, troppo vasta (rispetto alle altre grandi città europee) in rapporto alla popolazione presente che finisce per essere "diluita" sul territorio, spesso in agglomerati non sufficientemente grandi da garantire risorse che consentano al Comune di offrire servizi adeguati.