Stefano Terraglia è un artista che non ama definirsi in un genere musicale preciso, ma che preferisce sperimentare e mescolare diversi stili e sonorità. La sua musica è un oceano di curiosità in tutti i suoi generi e stili, che riflette la sua personalità eclettica e aperta. Il suo ultimo lavoro è la traccia techno "Cybermind", che si ispira all'intelligenza artificiale e crea un'atmosfera futuristica e ipnotica. Abbiamo intervistato Stefano per conoscerlo meglio e per scoprire i suoi progetti e le sue aspettative come artista.

Come definiresti il tuo stile musicale e quali sono le tue principali influenze?

Io non ho uno stile musicale, la musica per me è un oceano di curiosità in tutti i suoi generi e stili. Mi piace esplorare e scoprire nuove sonorità e nuove possibilità espressive con la musica. Le mie influenze sono molteplici e variano a seconda del momento e dell'umore. Posso passare dalla musica classica al jazz, dalla musica etnica alla techno, senza problemi.

Cosa ti ha spinto a creare la traccia "Cybermind" e qual è il messaggio che vuoi trasmettere con essa?

Ho creato la traccia "Cybermind" per divertirmi e per far divertire gli ascoltatori, senza un messaggio particolare, solo per il piacere di creare musica. E' una semplice traccia ritmica, la prima in assoluto dove mi sono avvalso dell'aiuto dell'intelligenza artificiale, ma solo per curiosità. Ho voluto sperimentare con i suoni elettronici e creare un'atmosfera ipnotica e coinvolgente, che stimoli l'immaginazione e la fantasia.

Come vedi il rapporto tra la musica e le nuove tecnologie, in particolare l'intelligenza artificiale?

Penso che le nuove tecnologie siano uno strumento neutro per la musica, che dipende da come vengono usate e da chi le usa. Ci possono essere usi positivi e negativi, ma l'importante è che non si perda il contatto con la musica stessa. L'intelligenza artificiale può essere usata come un supporto e non come una sostituzione dell'artista. Può essere una sfida, una fonte di ispirazione o una compagna per la musica, ma non deve mai sostituire il talento e la sensibilità umana.

Qual è la tua posizione riguardo alla questione tra SIAE e META e come pensi che influenzerà il tuo lavoro e quello degli altri autori ed editori?

Penso che la questione tra SIAE e META sia una questione complessa e delicata, che richiede una soluzione equilibrata e trasparente. Penso che entrambe le parti abbiano delle ragioni valide e che sia necessario trovare un accordo che soddisfi le esigenze di tutti. Penso anche che la situazione attuale sia dannosa per gli autori ed editori emergenti e che sia necessario trovare una soluzione rapida. Spero che si possa arrivare a una soluzione che tuteli i diritti degli autori ed editori e che permetta loro di promuovere le proprie creazioni.

Quali sono i tuoi progetti futuri e quali sono le tue aspettative come artista?

I miei obiettivi sono il divertimento, niente altro. Sono un musicista per hobby e non per professione. Non ho grandi aspettative come artista, se non quella di poter continuare a creare e a sperimentare con la musica. Mi piacerebbe collaborare con altri artisti, sia italiani che stranieri, per arricchire la mia musica e per confrontarmi con altre realtà musicali.

Stefano Terraglia è un artista che non si lascia imprigionare da un genere musicale preciso, ma che crea la sua musica seguendo il suo istinto e la sua sensibilità. La sua musica è un viaggio tra diversi stili e sonorità, che riflette la sua personalità eclettica e aperta. Il suo ultimo lavoro è la traccia techno "Cybermind", che si ispira all'intelligenza artificiale e crea un'atmosfera futuristica e ipnotica. Stefano ci ha raccontato i suoi progetti e le sue aspettative come artista, mostrandosi un musicista per hobby e non per professione, che cerca il divertimento e non il successo. Un artista che non segue le mode o le tendenze, ma che crea la sua musica per il piacere di creare e di comunicare.