Quella riportata di seguito è un'interessante nota pubblicata su MD Digital, portale multimediale di approfondimento professionale per medici:
"La diffusione incontrollata delle notizie sui social media amplifica la narrativa della paura, promuove la voce dei fatalisti e alimenta le strumentalizzazioni politiche, innescando un circolo vizioso: più la narrativa si diffonde, maggiore è la richiesta di copertura mediatica e minore la competenza degli esperti coinvolti. E visto che le paure individuali rischiano di trasformarsi in panico collettivo, ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme "infodemia" mettendo in guardia dall’eccesso d’informazioni, non sempre accurate, che rende molto difficile alle persone reperire fonti affidabili quando ne hanno bisogno" .
Per tale motivo, pertanto, diventa utile diffondere manifesti come quello che la Federazione dei medici di medicina generale di Roma (Fimmg) ha elaborato e che nelle prossime ore sarà affisso in tutti gli studi della capitale e nella provincia.
Un "manifesto anti bufale" per far capire alla gente che il virus proviene dalla Cina e non dai cinesi residenti in Italia, con l'invito ad evitare intolleranze e sospetti, in quanto il potenziale contagio è limitato a chi è stato nelle zone a rischio o è venuto a contatto con persone provenienti dalle zone infette. Il pericolo cessa dopo 15 giorni dal contatto con il rischio.
Non ultimo il consiglio di non tener conto delle bufale che circolano nei social, che stanno flagellando al popolazione ancor più dell'epidemia stessa.