L'elezione di Trump ha gettato un sasso nello stagno ed ora tutti ad interrogarsi... dove abbiamo sbagliato? Perché è successo?

Le risposte possono essere infinite come infinite le ricette per scovare gli errori e trovare i rimedi, ne stiamo sentendo e ne sentiremo di tutti i colori per un bel pezzo.

Tra tante voci, per quello che vale, se ne potrebbe aggiungere un'altra.

Anche se ha poco a che fare con Trump, proviamo a smettere di parlare sempre e solo di diritti e cominciamo a parlare di doveri.

Il principio (classico) è questo: se sono in fila allo sportello di un qualunque ufficio, non sono più io ad avere il diritto di di essere ascoltato (e servito) ma è dovere dell'impiegato ascoltarmi (e servirmi).

Questo perché fino ad ora il diritto negato ha dimostrato di avere poche probabilità di venire riconosciuto mentre sarebbe più facìle perseguire chi il proprio dovere non lo fa.

Questo varrebbe anche per l'impiegato che non avrebbe il diritto a condizioni di lavoro accettabili ma sarebbe dovere dei suoi superiori assicurargliele.

Capite le regole del gioco, chi legge può divertirsi a fornire esempi tratti dalla comune vita quotidiana, anche questo semplice esercizio potrebbe essere... non inutile!