Economia

Istat, i prezzi al consumo a giugno 2020

Le stime preliminari relative all'inflazione a giugno 2020, al lordo dei tabacchi, indicano il dato congiunturale in aumento del +0,1% rispetto a maggio. Il lieve aumento è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,1%), sostenuta dai consueti fattori stagionali.


Al contrario, il dato tendenziale, rispetto a giugno 2019, vede una diminuzione dei prezzi al consumo del -0,2%. 

A determinare l'inflazione negativa per il secondo mese consecutivo sono i prezzi dei Beni energetici (-12,1%) che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie. 

I prezzi dei Beni alimentari continuano invece a crescere (+2,5%), con un'accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,7% di maggio a +4,1%) e un lieve rallentamento dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +1,7% a +1,5%). 

A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei Tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei Beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei Beni energetici.


L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera lievemente da +0,8% a +0,7%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,0%.


L'inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l'indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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