La meta dei filosofi greci
 
L. Ron Hubbardnel suo scritto "La filosofia vince dopo duemila anni" del 1966 scrive:
 
"La filosofia non morì con l’antica Grecia.
 
Dalla filosofia naturale di quell’età nacque la scienza.
 
Le meravigliose auto e i meravigliosi aeroplani di cromo e metallo, la bomba atomica e persino i satelliti hanno radici nella solida base della filosofia greca.
 
Ma Socrate, Aristotele, Euclide, Talete, Eraclito, Parmenide, Democrito, Pitagora, Platone, Anassagora, Lucrezio e tutti gli altri non avevano in mente la fabbricazione di cose materiali quando resero nota la loro conoscenza al mondo.
 
Nonostante tutte queste grandi cose si siano sviluppate dal pensiero greco e dalla matematica dei Greci, i grandi della filosofia credettero di aver fallito.
 
Ed era vero. Fino ad oggi.
 
La loro meta filosofica era infatti la comprensione dello spirito dell’Uomo e la sua relazione con l’universo. E su questo potevano solo fare ipotesi. Non provarono mai la loro tesi che l’Uomo è uno spirito rivestito di carne; la poterono soltanto asserire.
 
E così annegarono nell’ondata di superstizione che sommerse il mondo nel Medioevo.
 
Perché fallirono? Avevano bisogno della matematica e dell’elettronica più avanzate che si sarebbero sviluppate più di duemila anni dopo le loro filosofie.
 
Queste sono state sviluppate. Ma sono state usate per scopi diversi da quelli intesi e l’Uomo ha voltato le spalle ai sogni elevati di quei filosofi, mettendosi a costruire aeroplani per bombardare città e bombe atomiche per annientare un’umanità che nessuno aveva mai compreso."
 
La relazione con Scientology
 
Nello stesso scritto Hubbard poi continua:
 
"Fino all’arrivo di Scientology.
In essa rivivono le mete della filosofia greca.
 
Impiegando i moderni sviluppi della scienza, è diventato possibile affrontare di nuovo i problemi fondamentali: che cos’è l’Uomo? Qual è la sua relazione con l’universo? Che cos’è l’Universo?
 
Scientology, dopo un terzo di secolo di ricerche e investigazioni diligenti, può rispondere con verità scientifica a queste domande e fornire le prove delle risposte.
 
Il che è alquanto sorprendente.
Abbiamo fatto tanti progressi dai tempi di Talete, Eraclito, Parmenide e Democrito da aver quasi dimenticato ciò che loro cercavano di scoprire. Se però si leggono le loro opere di più di duemila anni fa, si può vedere di che cosa si trattava.
 
Volevano che l’Uomo avesse conoscenza. Non avevano fallito. Avevano gettato per gli antichi Greci una solida base sulla quale costruire. E più di duemila anni dopo possiamo fornire tutte le prove di cui avevano bisogno.
 
Tali prove, le loro verità e il loro grande potenziale di migliorare l’individuo e tutta l’umanità sono oggi un fatto compiuto in Scientology.
 
Abbiamo raggiunto l’astro che loro avevano scorto. E sappiamo che cos’è. Ne scoprirete il valore quando diventerete uno Scientologist, un essere che ha raggiunto la conoscenza di se stesso, della vita e dell’universo e può aiutare chi gli sta attorno a raggiungere le stelle."