Tra le misure approvate nel Consiglio dei ministri n. 50 che si è tenuto questo lunedì a Palazzo Chigi, il governo Meloni ha inserito anche quella che permette di estendere fino a 18 mesi il periodo in cui saranno trattenute nei Centri di permanenza per i rimpatri le persone che entreranno illegalmente in Italia, mentre si provvede alla definizione del loro status. Nel caso non sia possibile la loro permanenza, saranno trasferite nei Paesi d'origine.

"Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi - ha dichiarato la premier nel corso del CdM, in un testo evidentemente diffuso alle agenzie stampa che lo riprendono tra virgolette -, tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale. Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi.Consentitemi una battuta - ha aggiunto -. Mi chiedo se ora anche alla Presidente von der Leyen certa stampa e certi osservatori italiani rivolgeranno le medesime accuse e gli stessi insulti che hanno rivolto alla sottoscritta e a noi tutti quando proponevamo le stesse misure. Penso ad esempio al punto 6 del Piano presentato dalla Presidente von der Leyen, che prevede di adottare misure per limitare l'uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti, garantendo la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati. Mi chiedo se accuseranno anche la presidente von der Leyen, come hanno fatto con me, di voler affondare le navi con dentro i migranti. Rimane, aggiungo, la magra consolazione di poter rivendicare che, su questi temi, abbiamo sempre avuto ragione.La presenza della Presidente von der Leyen a Lampedusa ieri è molto importante anche da un punto di vista simbolico. La presenza dell’Europa ai confini più esposti all’immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei. Ora il governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l’Europa si è assunta con l’Italia, a partire dall’impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia. Al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre l’Italia chiederà agli altri Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa.Daremo oggi mandato al ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali. Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane. Due proposte che saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci.Inoltre, in accordo con il ministro Tajani, saranno convocati gli ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste. L’Italia chiederà loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione.È mia intenzione, inoltre, portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa. Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati. Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori. Non solo eludendo le norme sull’immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente. Stiamo lavorando, e inseriremo nel prossimo decreto, delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela. La lotta all’immigrazione illegale di massa e ai trafficanti di esseri umani è una battaglia epocale per l’Italia e per l’Europa. Da questo punto di vista dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti. Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo. Tutte azioni che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali. In sostanza, la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l’immigrazione illegale di massa.In questa medesima direzione va anche la proposta del Partito democratico che abbiamo ascoltato anche in queste ore e che prevede, sostanzialmente, l’accoglienza di chiunque arrivi per poi provare a chiedere la redistribuzione in Europa. È sempre stata indifendibile la linea italiana di chiedere all’Europa di accogliere gli immigrati illegali che l’Italia faceva entrare mentre gli altri controllavano i propri confini, ma diventa addirittura un boomerang in questa epoca storica. Il segretario del Pd Schlein probabilmente non si è resa conto che attualmente i Paesi dell’est Europa accolgono milioni di rifugiati ucraini e pertanto, se dovesse passare un meccanismo automatico e aritmetico di redistribuzione, l’Italia si ritroverebbe a doversi far carico di molti più richiedenti asilo di quanti non ne abbia attualmente. Non saremmo noi a ricollocare migranti all’est, ma i Paesi di Vysegrad a ricollocare rifugiati nell’Europa occidentale".

Giorgia Meloni, come appare evidente dal "comunicato" da lei diffuso in cui le agenzie (tutte) hanno "appreso" ciò che lei avrebbe detto in Consiglio dei Ministri, si rivolge a degli smemorati o a dei deficienti (in senso letterale) che poco o nulla sanno di ciò di cui pretende di governare, mentre invece sta semplicemente già facendo campagna elettorale in funzione delle europee di giugno 2024.

Prima considerazione. Nel caso in cui Meloni oggi si fosse trovata all'opposizione, sarebbe stata in piazza ad aizzare la folla per dire che il Governo stava mettendo in atto il suo progetto di sostituzione etnica, mentre in tv, la sgangheratissima banda di giornal-propagandisti che, si spera a cottimo, la supporta,  avrebbe sostenuto gli stessi argomenti con annessa bava alla bocca, mentre mostrava poveri cittadini italiani vittime della qualunque per problemi causati dai migranti.

Seconda considerazione. Che cosa avrebbe proposto come soluzione Meloni? Il blocco navale... come lo ha fatto fino a qualche mese, prima di diventare presidente del Consiglio. Oggi sostiene di esser stata accusata e insultata ingiustamente per aver proposto le stesse misure della von der Leyen, cioè "agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti, garantendo la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati. Mi chiedo se accuseranno anche la presidente von der Leyen, come hanno fatto con me, di voler affondare le navi con dentro i migranti".

Quanto proposto dalla presidente della Commissione Ue, che non è niente di nuovo, non ha nulla a che fare e nulla a che vedere con il "blocco navale" urlato decine, se non centinaia" di volte da Meloni. Evidentemente, nonostante pretenda di governare una nazione di quasi 60 milioni di abitanti, Meloni è o una bugiarda matricolata oppure è una sprovveduta all'ennesima potenza che dà aria alla bocca sparando stupidaggini senza sapere neppure vagamente ciò di cui sta parlando, visto che il "blocco navale, è tutt'altro rispetto a quanto detto dalla von der Leyen.

Terza considerazione. Ed a proposito di stupidaggini, nel testo diffuso ai media, ha dichiarato che darà mandato al ministero della Difesa di "realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali". Ma Meloni è o ci fa? Oppure crede che gli italiani a cui si rivolge siano tutti degli idioti?

In base a ciò che ha detto, le possibilità sono due. Una è quella di utilizzare delle caserme dismesse, che però vanno risistemate e riadattate alla bisogna. L'altra è quella di creare delle tendopoli o delle baraccopoli fatte di container con recinzioni alte dai tre ai quattro metri dove imprigionare i migranti maschi dai 14 anni in su.

Umanamente, invece, a donne e under 14 sarà "garantita ogni tutela"... facendo intendere che non sarà così per tutti gli altri. È evidente che la beluina vena propagandistica che alimenta la piccola (in tutti i sensi) premier è talmente enorme che non la fa ragionare, ammesso che ne sia capace. Infatti, secondo lei, separare delle famiglie sarebbe garantir loro ogni tutela?

Quarta considerazione. "È sempre stata indifendibile la linea italiana di chiedere all’Europa di accogliere gli immigrati illegali che l’Italia faceva entrare mentre gli altri controllavano i propri confini, ma diventa addirittura un boomerang in questa epoca storica", ha detto la premier.

Tutti i governi, compreso il suo, nel corso degli anni non hanno mai registrato, se non per piccoli numeri, i migranti in arrivo in Italia, lasciando che progressivamente si trasferissero autonomamente verso altre nazioni... come è avvenuto finora e come dicono i numeri delle istituzioni europee. Per questo, quando si è chiesto agli altri Paesi europei di accogliere i migranti, questi hanno detto sì, per poi prenderne solo pochissimi... e come dargli torto, visto che già glieli abbiamo fatti arrivare, seppur non ufficialmente?

Inoltre, non si continua a capire perché i ricollocamenti dovrebbero essere un dovere per tutti i Paesi europei e non, ad esempio, per l'Ungheria. Almeno Meloni tentasse di spiegarlo, ma evidentemente non è in grado di farlo.

Quinta e ultima considerazione. Con  quanto annunciato oggi, la piccola premier ha deciso di trasformare l'Italia nell'hotspot  dell'Europa. A inizio 2023, Meloni è tornata dalla Tunisia per informarci che il suo "amico" Saied avrebbe trasformato la sua nazione nell'hotspot per i migranti dell'Africa subsahariana. Dopo qualche mese, il compito che Meloni diceva di aver assegnato alla Tunisia ce lo accolliamo noi. Ora, dando seguito a quanto da lei annunciato, in Italia spunteranno dei campi di concentramento dove verranno collocate 120mila persone che poi, dopo qualche mese, se non dopo un anno e mezzo, verranno in parte rispedite nei Paesi di origine... mentre altrettante, nel frattempo, continueranno ad arrivare... con tutto quello che è facilmente immaginabile: una situazione di totale di caos e ingovernabilità entro pochi mesi.

Che cosa invece avrebbe dovuto fare Meloni? Chiedere scusa per tutto quanto ha detto in precedenza per aver utilizzato i migranti per fare propaganda elettorale e poi aprire un  tavolo con tutte le forze politiche per gestire seriamente la situazione, anche ricorrendo all'integrazione. Includendo nel dibattito gli oltre mezzo milione di migranti che vagano in Italia senza sapere che fare, a parte sopravvivere e in molti casi delinquere.