Il Consigliere Comunale di Pace del Mela Angela Bianchetti, da anni impegnata a tutela della salute dei cittadini e per la difesa dell’Ambiente nella Valle del Mela, ha deciso di scrivere al Ministero della Transizione Ecologica per avere chiarimenti sull’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Raffineria di Milazzo.

“La barzelletta della paventata chiusura dell’industria petrolifera ormai è vecchia e sa di naftalina. – dichiara Angela Bianchetti – Ogni volta viene emanato un provvedimento per normare i limiti emissivi, leggiamo le solite dichiarazioni rilasciate da chi dovrebbe tutelare i lavoratori ed invece sembra che tutela gli interessi del colosso industriale.

Sono minacce di chiusure e pressioni che vanno a discapito dei cittadini, i quali sono stufi e stanchi di continuare a subire emissioni inquinanti, che hanno prodotto sofferenze e dolore. Chi pretende deroghe o proroghe, ancora una volta chiede la condanna di un territorio martoriato, massacrato, vittima di una scelta scellerata del passato.

La Raffineria, così come le altre industrie presenti sul territorio, devono prevedere importanti investimenti per adeguare i loro impianti, per produrre meno emissioni ed adeguarsi alle direttive europee. Un’industria attenta ai propri lavoratori ed al territorio, che la ospita, doveva avere l’obbligo morale di prepararsi, prevedendo i giusti investimenti, alla decantata transizione ecologica e per raggiungere tutti gli obiettivi previsti dalle direttive europee e dalle normative nazionali. Guai se si continua a pensare, così come avvenuto in diversi casi, di barattare la salute dei cittadini ed il rispetto delle norme con la continuità dell’attività e con il lavoro.

Alcuni limiti, imposti dalla nuova A.I.A., sono il frutto di un ricorso presentato da alcuni comuni e dalle associazioni ambientaliste del territorio contro la precedente A.I.A.: infatti la verificazione disposta dal Tribunale Amministrativo Regionale ha accertato che nell’A.I.A. rilasciata nel 2018 erano assenti diversi limiti, fra cui quello per i COV del camino E10, oggi contestato dall’azienda, dai Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela e dai sindacati; l’inserimento del limite è un naturale adempimento di legge. Da evidenziare altresì che tale limite è applicato anche ad altre raffinerie italiane e siciliane; quindi nulla di eccezionale.

Non è condivisibile la richiesta proposta dai Sindaci di predisporre uno specifico monitoraggio effettuato dalla Raffineria e sulla base dei risultati individuare il limite da applicare. Non è più accettabile controllore e controllato. La nota inviata al Ministero della Transizione Ecologica si concentra principalmente sulle prescrizioni sanitarie rilasciate dai Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela e come appreso anche dagli organi di stampa, non sono state recepite nel Decreto A.I.A. firmato dal Ministro. Ho chiesto chiarimenti alla Direzione Generale del Ministero, perché è necessario avere un chiaro esaustivo.

Dall’analisi del verbale della Conferenza dei Servizi però ho potuto appurare alcuni elementi poco chiari, che meritano un giusto approfondimento: non comprendo le dichiarazioni dei Sindaci dei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, con le quali hanno chiesto al Ministero chiarimenti in merito agli eventuali risvolti, che potrebbero verificarsi a seguito dell’accoglimento delle prescrizioni sanitarie rilasciare. I Comuni dovevano, prima della redazione finale delle prescrizioni, verificare i presupposti, analizzare attentamente quanto richiesto; la carenza o difetto di istruttoria, accertata nelle sedi competenti, porterebbe ad un potenziale annullamento del Decreto. Sarebbe utile un chiarimento da parte dei Sindaci e le pubblicazioni delle prescrizioni trasmesse.

È altresì incomprensibile, oltre all’assenza della Regione Siciliana, la dichiarazione del Rappresentante della Città Metropolitana di Messina, che ha chiesto di predisporre una analisi costi/benefici e uno studio di fattibilità concedendo anche una deroga. È terminato il tempo delle deroghe, proroghe, monitoraggi effettuati dalle industrie, studi di fattibilità, analisi costi/benefici. La Valle del Mela pretende di cambiare passo, di iniziare quel percorso tanto decantato del risanamento ambientale e delle bonifiche. L’industria presenti il piano di investimento per il raggiungimento dei limiti prefissati in modo tale da poter mantenere i livelli occupazionali ed imboccare la strada della Transizione Ecologica anche a beneficio del territorio”.