Caro carburante, Verona (An. Bti – Confcommercio): “Senza aliquota agevolata sul gasolio per Euro VI il rinnovo parco mezzi è insostenibile”
Chi decide di rischiare e di investire sul rinnovo del parco mezzi oggi si trova a dover fronteggiare senza alcun beneficio costi dei carburanti incontrollati, costi di gestione schizzati alle stelle e fidi per l’acquisto dei mezzi Euro VI con tassi insostenibili
Cosi in una nota stampa il Presidente AN.BTI CONFCOMMERCIO Riccardo Verona:
‘’I prezzi alle stelle del gasolio e le previsioni degli analisti orientati verso prossimi sicuri aumenti sono un problema che non può essere più ignorato.
Il mio pensiero va sicuramente a tutta la categoria che la nostra Associazione rappresenta, per la quale chiediamo a gran voce aiuti necessari a fronteggiare i costi dei carburanti ormai insostenibili, ma in particolar modo mi sento di dover lanciare un grido di allarme per tutte le aziende che investono e che hanno investito per il rinnovo del proprio parco mezzi.
Gli imprenditori del comparto che hanno effettuato operazioni volte all’acquisto di veicoli Euro VI, ascoltando le richieste delle Istituzioni Italiane ed Europee per giungere ad una transizione sempre più green e che investono o hanno investito diverse centinaia di migliaia di Euro per ognuno di questi mezzi, oggi, senza il riconoscimento dell’aliquota agevolata sul gasolio utilizzato da tali bus vedono totalmente erosi i propri margini di guadagno.
Come è facile comprendere gli aumenti incontrollati non hanno interessato solo il carburante, i costi di gestione sono decollati e i fidi indispensabili per l’acquisto dei mezzi Euro VI hanno tassi sempre più alti, talvolta realmente insostenibili.
Tutto questo genera un circolo vizioso che le Istituzioni devono comprendere e fermare.
Senza l’aliquota agevolata sul gasolio dei Bus turistici Euro VI che torniamo a chiedere venga finalmente concessa nella prossima Legge di Bilancio, nessun imprenditore del settore è incentivato ad investire sul rinnovo del parco mezzi e questo porta ad un blocco totale di quel processo di transizione ecologica che tanto ci viene richiesto.
Le aziende della categoria vanno sorrette in questo percorso e lo si può fare unicamente concedendo questa agevolazione e spingendo gli imprenditori ad investire sui mezzi più nuovi dismettendo via via quelli che non rispondono più alle esigenze della società moderna.
Arrivare a dei parchi veicolari uniformi, omogenei e sostenibili su tutto il territorio nazionale è un obbiettivo che ci siamo prefissati ed è un dovere nei confronti del nostro pianeta e del nostro Paese, noi siamo le ruote del turismo italiano e chi viaggia sui nostri mezzi deve poterlo fare apprezzando l’eccellenza del servizio degno del paese più bello del mondo che in quel momento rappresentiamo. Chiediamo alle Istituzioni massima attenzione al tema e nella prossima Legge di Bilancio chiediamo di dare questa risposta alla categoria, per incentivare gli investimenti, per creare margini in grado di coprire i costi di gestione e tali da poter essere riversati sugli emolumenti dei nostri autisti e per rendere il turismo Italiano sempre più unico ed invidiabile.’’