La memoria corta di Travaglio
Devo subito premettere che Travaglio è un bravissimo giornalista. Tuttavia ha il trascurable difetto di ritenersi il depositario della memoria storica del Paese.
In realtà non è così. Egli, come tutti noi del resto, tende a distorcere la storia in una lettura funzionale alle proprie convinzioni.
Il giornalista Cappellini, nel video del link riportato di seguito, gli ricorda che a Bersani, nel 2013, fu negato tutto quello che adesso Di Maio considera normalissimo. Ovvero incontrare tutti i partiti e trovare accordi anche e soprattutto lontano dalle telecamere.
Il M5S, all'epoca, non toccava un politico di un altro partito neanche con un guanto da chirurgo. Adesso pare non gli faccia più schifo niente.
Tutto sommato, mi sembra che ora sia stata ripristinata la normalità. Semmai, il teatro dell'assurdo si è svolto nel 2013.
Storicamente, il M5S rimarrà responsabile di aver rifiutato anche di sedersi ad un tavolo di lavoro con chicchessia.
Negare questo significa essere disonesti intellettualmente. Ed in questo, Cappellini ha perfettamente ragione.
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